Lo scrittore ed economista spagnolo José Luis Sampedro è stato uno degli intellettuali spagnoli più conosciuti al mondo.
Professore di economia in atenei spagnoli e inglesi e apprezzato autore sia di testi economici che di romanzi, strenuo oppositore del cosiddetto capitalismo selvaggio contemporaneo, José Luis Sampedro ha appoggiato il movimento degli Indignados (15M) diventando un punto di riferimento per i giovani spagnoli che cercavano un appoggio alla loro rivolta generazionale.
Il più celebre fra i suoi romanzi è “Il sorriso etrusco (“La sonrisa etrusca” è il titolo originale spagnolo), un romanzo pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1985 e che ha venduto oltre 400 mila copie.
“Il sorriso etrusco”, un romanzo ambientato in Italia
Il libro racconta la storia di Salvatore, vecchio contadino calabrese ed ex partigiano, che si trasferisce a Milano a casa del figlio per cercare di curarsi da un tumore.
“Il sorriso etrusco“, l’edizione in italiano
Il contrasto fra la cultura del sud contadino e quella della città industriale del nord è subito evidente, ma il libro è soprattutto una narrazione di affetti che il vecchio dal carattere ruvido e orgoglioso riscopre: dal rapporto tenero e unico che si crea con il nipotino a quello con la dolcissima Ortensia che gli farà riscoprire l’amore di coppia in età avanzata.
Il vecchio nel voler porsi come maestro di vita per il piccolo si rappresenta tutta la vita passata, ed in realtà impara dal piccolo scoprendo attraverso di lui una nuova dimensione, quella della tenerezza e del piacere di prendersi cura di qualcuno. Saranno questi sentimenti ad accompagnarlo serenamente nell’evoluzione della sua malattia.
L’inizio del libro, nel museo di Villa Giulia a Roma

“Il sorriso etrusco” inizia al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. La bellissima villa rinascimentale romana, fatta costruire fra il 1551 e il 1555 dal papa Giulio III ospita uno splendido museo che raccoglie le più importanti testimonianze delle civiltà fiorite fra l’età del ferro e l’epoca romana nel Lazio settentrionale, fra cui quella etrusca è sicuramente la più conosciuta.
Il Sarcofago degli Sposi è uno dei capolavori etruschi più famosi del museo, il suo coperchio in terracotta colorata rappresenta una coppia di sposi a banchetto, e la serenità del sorriso sui loro volti esprime l’ appagamento di chi ha vissuto pienamente e non ha temuto la morte.
Il riferimento ai due sposi etruschi
Sono i due sposi e il loro atteggiamento vivo che colpiscono profondamente il vecchio e lo fanno rimanere a lungo in loro ammirazione e sarà questo sorriso ad accompagnarlo nella dimensione nuova che vivrà a Milano e nella scoperta dei nuovi sentimenti.
Un intellettuale spagnolo
Il sorriso etrusco è un libro profondo e bellissimo, che non può mancare nella libreria di un itagnolo amante della cultura, frutto del lavoro di un grande intellettuale spagnolo, José Luis Sampedro, scomparso purtroppo nel 2013.
“En el museo romano de Villa Giulia el guardián de la Sección Quinta continúa su ronda. Acabado ya el verano y, con él, las manadas de turistas, la vigilancia vuelve a ser aburrida; pero hoy anda intrigado por cierto visitante y torna hacia la saleta de Los Esposos con creciente curiosidad. “Estará todavía?”, se pregunta, acelerando el paso hasta asomarse a la puerta.”
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