Sono in corso da ieri le ultime consultazioni fra partiti politici e re Felipe VI, per evitare un ritorno alle urne in Spagna. Oggi si concluderanno, e si saprà se la Spagna vota anticipatamente il 26 giugno o se si va finalmente verso un governo. Quest’ultima è però una possibilità ormai molto remota.
Intanto è arrivato questa mattina il colpo di scena che potrebbe cambiare le cose. Il partito valenciano Compromis, un partito regionalista ma non indipendentista, ha offerto i suoi deputati per un governo delle sinistre formato da PSOE, Izquierda Unida, Podemos e alleanze regionali Podemos-sinistra.
La proposta è formata da 30 punti programmatici, contenuti in 4 pagine, nelle quali vengono inserite una serie di proposte care alla sinistra.
Ciudadanos, il cui leader Albert Rivera è già comparso in conferenza stampa, ha già detto “no” a questo patto che è stato battezzato “pacto del Prado”. Il PSOE ha rilanciato con una controfferta che accetta 27 dei 30 punti proposti da Compromis.
Bisognerà attendere il pomeriggio per sapere se questa proposta avrà successo (si tratterebbe di un colpo di scena) o se, come più probabile, la Spagna si avvia alle elezioni anticipate a fine giugno.
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