Una delle domande più frequenti in questo post-elezioni del 26 giugno, in Spagna, (oltre alla più diffusa “come ha potuto vincere il PP sommerso dagli scandali”) è stata: “dove sono andati a finire il milione di voti persi dalla sinistra anti-austerity”? Su questa domanda si stanno interrogando politologi, analisti e politici, ma serviranno mesi di studi e inchieste per capire meglio cosa sia successo il 26 giugno.
Podemos e Izquierda Unida si presentavano divise alle elezioni del 20 dicembre 2015. A quelle del 26 giugno si sono presentate unite sotto il nome Unidos Podemos, ma nonostante i sondaggi ipotizzassero un miglioramento del risultato, hanno perso oltre 1 milione di elettori. Fra tutte le forze politiche Unidos Podemos è stata la più castigata. Il PSOE ha perso infatti solo 120.000 voti, Ciudadanos 390.000.
Le ipotesi sono tante e non sapremo forse mai qual’è la giusta. Forse sono giuste più d’una alla volta. Per avere una visione più approfondita di questo confuso presente politico in Spagna, elenchiamo quelle di cui si parla in questi giorni in Spagna (non in ordine di importanza). Includiamo anche quelle più fantasiose.
Effetto dei sondaggi: per settimane i giornali spagnoli sbandieravano il “sorpasso” di Unidos Podemos sul PSOE ed hanno condizionato il voto

Secondo questa teoria, i sondaggi politici avrebbero avuto un forte peso nel voto spagnolo. Per settimane, da inizio giugno, tutti i principali istituti demoscopici erano concordi nel dire che Unidos Podemos avrebbe sorpassato il Partito Socialista (PSOE) alle elezioni del 26 giugno. I sondaggi erano tutti concordi su questo, tanto che in molti sono rimasti sbalorditi quando sono arrivati i dati reali la sera del 26, con l’evidenza che la formazione di sinistra era solo terza.
Che effetto avrebbero avuto i sondaggi? Quello di spaventare l’elettorato di sinistra più moderato, che invece di dare il proprio voto di protesta contro i socialisti, li avrebbe appoggiati per non vedere il proprio partito storico “sparire” schiacciato da Pablo Iglesias. Allo stesso tempo avrebbe mobilizzato l’elettorato conservatore, spaventato per una possibile vittoria delle sinistre: ecco il perché dell’aumento di voti per il PP.
Effetto Brexit: l’elettorato spaventato vota per i partiti tradizionali
Questa è una delle ipotesi di cui meno si parla nel dopo-26 giugno in Spagna. Alcuni hanno però ipotizzato che il voto nel Regno Unito, soltanto tre giorni prima delle elezioni spagnole, abbia potuto influire. Chi sostiene questa tesi afferma che una parte dell’elettorato si sarebbe spaventato per gli effetti del Brexit, con il tracollo delle Borse avvenuto venerdì 24, ed avrebbe tolto il voto a Unidos Podemos. La formazione di sinistra veniva dipinta il 24, dai principali avversari politici ,come un partito pericoloso per la tenuta dell’Europa, soprattutto per la sua posizione possibilista su un referendum in Catalogna e per il carattere “populista”. Questa ipotesi però non viene avvalorata da dati numerici sulla perdita di voto né da sondaggi effettuati il venerdì da società demoscopiche come Metroscopia. Tuttavia non si può scartare e rimane un’ipotesi valida.
Podemos è diventato troppo moderato: astensione o voto per altri partiti della sinistra molto più piccoli
Questa è l’accusa che rivolge ai dirigenti di Podemos Juan Carlos Monedero, cofondatore della formazione viola e uscito dalla cupola del partito nel 2015 per divergenze con Pablo Iglesias ed altri leader. Secondo Monedero, che ha espresso questa sua opinione in un’intervista a l’Espresso, Podemos si sarebbe mostrato troppo “tenero” con i socialisti del PSOE in campagna elettorale. A titolo di esempio basti ricordare quando durante il dibattito a quattro di metà giugno, Pablo Iglesias diceva a Pedro Sanchez (leader dei socialisti), in diretta TV: “Pedro, non siamo noi il tuo avversario, ma il PP”.
Podemos avrebbe dovuto, secondo Monedero, fare come il Movimento 5 Stelle italiano: sparare contro tutti i vecchi partiti, impietoso. Come aveva fatto del resto nel 2014 e nel 2015, quando era molto più critico con i socialisti. Secondo questa ipotesi insomma, Podemos sarebbe stato punito da una parte dell’elettorato che avrebbe visto una eccessiva moderazione nei toni della formazione. Quei voti sarebbero finiti nell’astensione (cresciuta del 3%) o in partiti legati alla sinistra come il PACMA (partito animalista, che ha avuto un boom di voti rispetto al 20 dicembre 2015), Recortes Cero, o lo storico partito indipendentista catalano ERC. Insomma, il voto di protesta della sinistra non soddisfatta.
Podemos troppo identificato con la sinistra dopo l’alleanza con Izquierda Unida: astensione o voto per altri partiti
Questa ipotesi è un po’ l’opposto della precedente. In sostanza Podemos, alleandosi con Izquierda Unida, avrebbe smentito una delle parole d’ordine che veniva ripetendo dall’inizio, nel 2014: “non siamo né di destra né di sinistra”. Questo non sarebbe piaciuto a quelli che avevano appoggiato Podemos per il suo carattere anti-casta e anti-austerity, ma che non avevano una cultura della sinistra storica (quella antifascista e delle grandi battaglie del secolo scorso tanto cara a Izquierda Unida).
Brogli massicci ed estesi per impedire a una forza di sinistra anti-austerity di andare al potere
Questa ipotesi, se fosse vera, sarebbe ovviamente una vera bomba ma appare a molti come un esempio di malattia da complottisti (quelli che vedono complotti ovunque). Tuttavia c’è chi l’ha argomentata (come il blog” Robot Pescador”) sostenendo la tesi con le dichiarazioni che sono venute da alcuni seggi elettorali, dove i rappresentanti di seggio avrebbero denunciato una certa facilità nella manipolazione del voto. Ma manipolare 1 milione di voti non è cosa da poco, saremmo di fronte a un evento di portata enorme e gravissimo….
Complotto degli istituti demoscopici per modificare il quadro elettorale
In questi giorni non è mancata l’ipotesi che dà colpa ai sondaggisti di aver creato una falsa immagine dell’appoggio a Unidos Podemos nella popolazione. Tutti i sondaggi erano concordi nel dire che Unidos Podemos era la seconda forza politica in Spagna, ben sopra i socialisti. Di fronte a quella che ormai sembrava una certezza, qualcuno potrebbe essersi spaventato votando così per i socialisti, o altre forze politiche, con motivi diversi.
Per capire di più, un po’ di link
- Eldiario.es: un articolo con diversi grafici per capire di più su come si è spostato l’elettorato alle elezioni del 26 giugno
- CTXT: perché ha perso Podemos?
- VozPopuli: analisi del voto per capire dov’è finito quel milione di voti
- Eldiario.es: altro interessante punto di vista: se Unidos Podemos avesse vinto, oggi avremmo gli stessi dubbi a definire il perché della vittoria
- Eldiario.es: i sondaggisti ammettono di non esser capaci di inquadrare il votante di Podemos
- El Mundo: i motivi della perdita di voti secondo il quotidiano El Mundo
Ultimi post di Redazione El Itagnol (vedi tutti)
- In Spagna c’è una coppia di lupi italo-spagnola: si trova in Aragona, ed è l’unica conosciuta - 30 Settembre 2023
- Politica spagnola, fallito il tentativo di Feijóo: cosa succede ora? Quando un nuovo governo? Il calendario - 29 Settembre 2023
- L’ultima puntata di ‘Radio Itagnola’ è andata in onda il 28 settembre su Radio MIR - 29 Settembre 2023
Commenta per primo
Devi accedere per postare un commento.