MADRID. Alle 8 e mezzo di mattina di lunedì 18 giugno, Iñaki Urdangarin è entrato nella prigione di Brieva (Avila).
Urdangarin, condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell’ambito del caso Noòs, è il marito della Infanta Cristina, la sorella dell’attuale re di Spagna Felipe VI. Proprio per la sua appartenenza alla famiglia reale, il suo ingresso in prigione è oggi la notizia più battuta dai notiziari e dai giornali spagnoli.
Urdangarin, ex campione di pallamano, approfittò del prestigio della Casa Reale e la sua vicinanza, visto che era marito della Infanta e quindi genero dell’allora re di Spagna Juan Carlos, per aggiudicarsi contratti per un valore di milioni di euro. Per farlo usava come facciata una fondazione dal nome Instituto Noòs.
Il caso Noòs: un caso di corruzione molto mediatico
I grandi ricavati finivano in paradisi fiscali. Cristina de Borbòn, figlia dell’ex re Juan Carlos e sorella dell’attuale re Felipe VI, è stata assolta ma dovrà pagare 136.000 euro perché partecipe a livello lucrativo. Il caso Noos è stato uno degli scandali di corruzione più mediatici che la Spagna abbia vissuto negli ultimi anni, per l’implicazione nel processo della sorella dell’attuale re e per gli evidenti vincoli con la Casa reale. Una vicenda che non ha certo aiutato la famiglia dei Borboni a guadagnarsi la simpatia di una parte del paese, già indignata da altri scandali precedenti.
Esploso nel 2010 proprio mentre la Spagna si trovava nel pieno della crisi economica, il caso Noòs ha valicato le frontiere nazionali ed ha avuto una certa attenzione anche all’estero.
Il silenzio della Casa Reale
La Casa Reale che permane in silenzio nel giorno dell’ingresso in prigione di Urdangarin, mantenendo la posizione di rispetto totale per l’opera della magistratura.
Negli ultimi anni la Casa Reale aveva chiuso la porta ad Urdangarin (che resta marito della Infanta Cristina), blindando gli atti pubblici strettamente alle persone più vicine al re.
Podemos: “trattamento di favore”
Podemos ha parlato di “trattamento di favore” riservato a Urdangarin, che ha evitato la prigione preventiva. Urdangarin sconterà la pena in un carcere femminile, in un’area riservata a uomini, ma sarà da solo.
La prima pagina dei giornali spagnoli
Ecco come i giornali digitali spagnoli ed i portali di notizie stanno riportando la notizia.
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