
ROMA. Nel pomeriggio del 27 novembre l’Aula della Camera dei deputati ha confermato la fiducia al governo sul decreto legge Sicurezza voluto dal ministro Salvini. Il decreto è passato con 336 voti a favore e 249 contrari. A favore il M5S e la Lega, contrari il PD, Liberi e Uguali, Forza Italia e Fratelli d’Italia. L’Assemblea passa ora all’esame dei circa 140 ordini del giorno al testo, in gran parte presentati da Pd e Leu.
Il “decreto sicurezza”, ddl 840/2018 (dovrà essere convertito in legge nelle prossime settimane), introduce una serie di misure nel campo dell’immigrazione e della sicurezza, che sono sintetizzate bene in questo articolo de il Post.
Abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari
Ci sarà una restrizione del sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che finora aveva una durata di due anni ed era concesso a una piccola percentuale degli immigrati presenti in Italia, l’aumento dei tempi di identificazione degli immigrati in attesa di regolarizzazione presso i centri di permanenza (da 90 a 180 giorni). La scheda con i diversi punti del dl sicurezza la trovi qui.
Opposizione: “aumenta le situazioni di illegalità”
Le misure in materia di immigrazione, secondo le opposizioni, secondo molti giuristi e anche secondo l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, invece di creare sicurezza porteranno ad un aumento delle situazioni di illegalità perché renderanno più difficile le pratiche di inserimento nella società degli immigrati, la cui regolarizzazione verrà ostacolata.
Non solo immigrazione: misure di “sicurezza pubblica”
Il decreto legge, che verrà convertito in legge nelle prossime settimane, è stato fortemente voluto dall’attuale vice premier Matteo Salvini, che ha fatto della battaglia contro gli immigrati la sua bandiera, chiudendo peraltro i porti italiani alle imbarcazioni cariche di disperati in difficoltà. Ma nel decreto non ci sono solo disposizioni nel campo dell’immigrazione. Viene inserito il reato di blocco stradale, finora solo sanzionato, una misura da non sottovalutare in un paese dove le forme di protesta portano spesso a blocchi temporali di strade e ferrovie, ad esempio in occasione di manifestazioni di lavoratori.
Si introducono misure anti-terrorismo con la comunicazione alla polizia, da parte delle imprese di autonoleggio, dei dati delle persone che noleggiano veicoli (per evitare così possibili attentati effettuati con furgoni o camion come avvenuto a Nizza, Berlino e Londra). E ancora, nelle città con più di 100.000 abitanti la polizia locale potrà usare il Taser, la pistola elettrica.
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