In questa prima settimana di dicembre 2018 sono stati effettuati in Italia numerosi arresti, che hanno assestato un colpo sia alla mafia siciliana, Cosa Nostra, che a quella calabrese, la ‘Ndrangheta. Il 4 dicembre, all’alba, una maxi-operazione antimafia disposta dalla DDA (direzione distrettuale antimafia) ha portato all’arresto di 46 persone.
Dalle indagini risulta che Cosa Nostra aveva ricostituito la cupola dell’organizzazione criminale. A seguito di una riunione tenutasi a maggio di quest’anno, la mafia siciliana aveva nominato il successore del boss Totò Riina, morto circa un anno fa. Il nuovo capo della mafia sarebbe Settimo Mineo, che è stato arrestato. Secondo vari esperti Cosa Nostra si troverebbe in un periodo di forte debolezza rispetto al passato. Secondo il giornalista Attilio Bolzoni, i “vecchi” capi stavano cercando di rifondare qualcosa, in un momento in cui sono marginali nell’economia criminale dell’isola.
Il giorno dopo, il 5 dicembre, 90 persone sono state arrestate nell’ambito di una maxi inchiesta sulla ‘Ndrangheta ed i suoi traffici internazionali. Una rete enorme che dai paesini della Calabria arriva fino al Sud America. Gli arresti sono avvenuti in contemporanea in paesi diversi: Italia, Belgio, Olanda, Colombia e Germania. La ‘Ndrangheta calabrese è oggi una delle mafie più potenti del mondo.
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