Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato oggi che prorogherà ulteriormente lo stato di allarme nel paese, fino al 26 aprile. Fino a quella data la Spagna resta quindi ancora in quarantena. Lo stato di allarme in Spagna era stato dichiarato ormai quasi un mese fa, il 14 marzo del 2020. Lo stato di allarme permette una serie di misure eccezionali, come il controllo dello Stato sulle strutture sanitarie private e misure eccezionali. Viene decretato in seguito a catastrofi o calamità naturali.
Anche dopo il 26 aprile continuerà il confinamento in Spagna
Anche dopo il 26 aprile continueranno ad esserci restrizioni alle libertà di movimento, ma non come accaduto finora, secondo quanto anticipato dal governo. Il presidente del governo ha affermato che la sua speranza è che , dopo il 26 aprile, si possa recuperare qualcosa della nostra vita ma anche della “vita economica e sociale”.
L’idea del governo è di riaprire le attività economiche più importanti, bloccate a fine marzo, subito dopo le festività pasquali.
La Spagna conta altri 809 morti, ma c’è un rallentamento
La decisione del governo arriva nel giorno in cui la Spagna conta 809 nuovi decessi rispetto al giorno precedente. Un dato drammatico, che mostra però un miglioramento rispetto agli ultimi giorni, quando i morti erano oltre 900 al giorno. Il totale delle vittime da coronavirus, finora, è di 11.744 in Spagna. Il dato positivo è che inizia a registrarsi un rallentamento nel numero di nuovi contagiati. Sono 7.026 rispetto a ieri, ed il totale è di 124.736. Ci sono 6.532 pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva, un dato molto preoccupante: diversi ospedali non sono più in grado di assorbire pazienti gravi.
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