MADRID. Il governo spagnolo sta pensando già alla fase di decelerazione della pandemia di COVID-19. Di fronte a dati sempre drammatici ma che mostrano una riduzione nel numero di morti ogni 24 ore, si pensa alla fase successiva, quando bisognerà evitare che il virus torni a circolare ed espandersi.
Una delle misure che l’esecutivo guidato da Pedro Sànchez potrebbe mettere in campo è la creazione di “arche di Noé”, degli spazi in cui isolare persone positive al coronavirus ma asintomatiche. Queste sono considerate le persone che con maggior facilità potrebbero espandere nuovamente il virus, perché essendo asintomatiche si muovono ed hanno potenzialmente contatti con altre persone. Questi positivi asintomatici verrebbero ospitati in alberghi o spazi fieristici, isolati dal resto della popolazione.
Isolamento non obbligatorio
Una misura che, sottolinea il governo, non sarebbe obbligatoria. Obbligare le persone ad entrare in questi spazi chiusi richiederebbe misure eccezionali, come la dichiarazione di uno stato di eccezione che il governo Sànchez esclude. Si tratterebbe quindi di uno spazio messo a disposizione, in particolare per chi non ha la possibilità o non vuole passare la quarantena in casa. Per rilevare i positivi asintomatici verrà richiesta anche la realizzazione di test a tappeto, altro tassello su cui sta lavorando il governo.
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