È morta Rossana Rossanda, fondatrice del quotidiano italiano “il Manifesto”. Nel 1962 la sua “missione” nella Spagna franchista

rossana rossanda
La Home page del giornale “il manifesto” oggi, 20 settembre 2020.

La giornalista, scrittrice e intellettuale italiana Rossana Rossanda è morta nella notte scorsa nella sua casa di Roma, all’età di 96 anni. Fondatrice del quotidiano Il Manifesto, è considerata tra le intellettuali più autorevoli del Paese. Giornalista, intellettuale, comunista, scrittrice, è stata anche una voce fondamentale nella memoria storica dell’Italia del Dopoguerra, soprannominata negli ultimi anni “la ragazza del secolo scorso”, dopo la pubblicazione del famoso libro autobiografico che ripercorre le tappe della sua vita.

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La notizia della morte di Rossana Rossanda è stata data dal sito del Manifesto, che ha annunciato una edizione speciale del giornale che uscirà martedì 22 settembre, per ricordare la giornalista.

Nata nel 1924 a Pola (nell’area dell’Istria, in Croazia, a quel tempo provincia italiana), prese parte giovanissima alla Resistenza antifascista contro il nazi-fascismo. Subito dopo la Liberazione, nel 1946, si iscrisse al Pci. Fu dirigente del Partito Comunista Italiano negli anni ’50 e ’60. Palmiro Togliatti la nominò responsabile della politica culturale del partito.

La nascita de “il Manifesto”

Nel 1969 fondò il gruppo politico e la rivista ‘il Manifesto’, che assumeva posizioni in contrasto con la linea maggioritaria del partito, in particolar modo criticando l’invasione sovietica della Cecoslovacchia). La rivista diventò nel 1971 il quotidiano che ancora oggi esce nelle edicole italiane. Il giornale venne fondato da Rossana Rossanda insieme a Luigi Pintor, Valentino Parlato, Lucio Magri e Luciana Castellina. Rossanda, che lascerà il giornale nel 2012 per discrepanze con l’allora nuova direzione, è stata più volte direttrice ed una delle figure più autorevoli.

Il viaggio di Rossana Rossanda nella Spagna franchista del 1962

Nel 1962 Rossanda venne inviata dal Partito Comunista Italiano in Spagna. A quel tempo il paese era ancora sotto la dittatura del generale Franco. La sua missione segreta doveva servire a contattare gli esponenti principali del movimento comunista spagnolo, per verificare le condizioni del Partito (clandestino fin dagli anni ’30, a seguito della vittoria del bando franchista nella Guerra Civile), e collaborare per la preparazione di un’azione decisiva contro il regime della Spagna franchista che in quegli anni mostrava primi scricchiolii. Rossana Rossanda racconterà quel viaggio in una Spagna sotto il tallone della dittatura militare in un libro uscito nel 1981, e poi ripubblicato recentemente: “Un viaggio inutile“.

Presso Einaudi Rossana Rossanda ha pubblicato l’autobiografico ‘La ragazza del secolo scorso‘ (2005), ‘Un viaggio inutile’ (2008) e ‘Quando si pensava in grande’ (2013).

Tra i suoi libri: ‘L’anno degli studenti’; ‘Le altre. Conversazioni sulle parole della politica’ (Feltrinelli, 1979); con Pietro Ingrao e altri, ‘Appuntamenti di fine secolo’ (manifestolibri, Roma 1995); con Filippo Gentiloni, ‘La vita breve’ (Pratiche, 1996); con Carla Mosca, il libro-intervista all’ex terrorista Mario Moretti, ‘Brigate Rosse. Una storia italiana’ (Anabasi, 1994).

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