Vaccinazione anti COVID-19, come sta andando in Italia e Spagna? I dati e la situazione al 25 gennaio 2021

vaccino

Come sta andando la vaccinazione contro il COVID-19 in Italia e Spagna? Ecco i dati e i siti da seguire. Pubblichiamo la situazione aggiornata al 25 gennaio 2021. Sia in Italia che in Spagna gli unici vaccini in distribuzione allo stato attuale sono quelli di Pfizer e Moderna.

Vaccinazioni in Italia, la situazione

In Italia al 25 gennaio risultano somministrate 1.382.893 dosi. Bisogna ricevere due dosi perché la vaccinazione con Pfizer e Moderna (unici vaccini attualmente disponibili) sia completa. Il numero di persone vaccinate, che hanno quindi ricevuto due dosi, è di 104.055 in Italia. Si tratta dello 0,17% della popolazione. 

In Italia: 100.863 persone hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino, necessarie per una vaccinazione completa. I dati aggiornati al 25 gennaio 2021

Il 18 gennaio risultavano somministrate 1.171.348 di dosi. La soglia di 1 milioni di dosi era stata superata venerdì 15 gennaio, un evento salutato dal Governo italiano sui social, come si può vedere qui sotto. Come già indicato sopra, sono necessarie due dosi perché la vaccinazione si possa considerare conclusa. 

In Italia, come in Spagna, ogni Regione (che ha competenza in materia di Sanità) sta gestendo le vaccinazioni con diverse velocità. Alcune Regioni più virtuose hanno già utilizzato la gran parte delle dosi, altre procedono a rilento. La Regione con il maggior numero di persone vaccinate (due dosi somministrate) è il Lazio (dati del 25 gennaio ’21) con quasi 23mila vaccinati. Seguono a distanza il Piemonte, il Veneto e la Campania.

Da metà gennaio si è abbattuta sull’Italia e sugli altri paesi europei la notizia dei ritardi annunciati da Pfizer nella consegna delle nuovi dosi di vaccini. Una doccia fredda, che ha costretto a rivedere i piani di vaccinazione.

Questi problemi nella consegna dei vaccini, ha annunciato il Governo italiano il 24 gennaio, causeranno un ritardo di circa 1 mese nell’inizio della campagna vaccinale per chi ha più di 80 anni e di 6/8 settimane per il resto della popolazione. I ritardi non riguardano solo l’Italia ma anche il resto dell’Europa. La campagna vaccinale, che era iniziata bene in Italia (uno dei paesi europei che aveva somministrato più dosi all’inizio del mese), subisce ora una battuta d’arresto per i ritardi di somministrazione della farmaceutica. Emergono anche problemi locali di cattiva gestione delle dosi.

Per avere informazioni aggiornate sulla situazione della vaccinazione in Italia, si consigliano le seguenti pagine:

La situazione in Spagna

In Spagna sono state somministrate finora (al 25 gennaio), 1.165.825 di dosi. Il numero di persone che ha ricevuto entrambe le dosi necessarie per una vaccinazione completa è di: 68.456. 

In Spagna: 68.456 persone hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino, necessarie per una vaccinazione completa. I dati aggiornati al 25 gennaio 2021

Nel precedente aggiornamento di questo articolo, il 18 gennaio, riportavamo la cifra di 897.942 dosi somministrate.

Come in Italia, anche in Spagna c’è una forte differenza fra Regioni nella velocità di somministrazione e ci sono state polemiche per la lentezza di alcune Regioni nella gestione delle dosi. Anche in Spagna alcune Regioni hanno vaccinato più rapidamente di altre, arrivando alle due dosi necessarie per una vaccinazione efficace. Si tratta ad esempio dell’Andalusia, la regione che di gran lunga ha raggiunto il maggior numero di persone vaccinate con entrambe le dosi necessarie (oltre 22mila).

A quasi 1 mese dall’inizio della più grande campagna di vaccinazione della storia, il bilancio ha luci e ombre. Se da una parte il ritmo di somministrazione è andato aumentando dopo un inizio a rilento, nonostante le molte difficoltà causate dalla storica nevicata dell’8 e 9 gennaio (per la “tempesta Filomena”), ci sono ora problemi per i ritardi di consegna delle nuovi dosi di Pfizer, un problema che ha colpito sia l’Italia che la Spagna.

Ci sono state polemiche in Spagna per alcune vaccinazioni di politici, direttori di ospedali e sanitari in pensione, che non figuravano fra le persone dei gruppi a rischio o prioritari. In questi giorni è scoppiato anche il caso delle alte cariche delle Forze Armate, fra cui il Capo di Stato Maggiore e altri trecento alti carichi militari, che sono stati vaccinati nonostante non figurassero fra i grguppi a rischio. Questo ha portato alle dimissioni, il 23 gennaio, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Miguel Angel Villaroya.

I dati in Spagna

(Articolo aggiornato l’ultima volta il 25 gennaio 2021)

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