
MADRID. Juana Rivas, condannata a due anni e mezzi di carcere per sottrazione di minori (le sue due figlie) nell’estate del 2017, è entrata oggi in prigione a Granada. La notizia sta avendo molta ripercussione in Spagna: il “caso Juana Rivas” è stato al centro, negli ultimi anni, delle attenzioni del movimento femminista spagnolo, che ha manifestato più volte in solidarietà con la donna.
Le accuse di violenza al marito italiano
La donna spagnola aveva portato via i figli accusando il marito italiano di violenze domestiche. Fra mille polemiche la donna è stata condannata per sottrazione di minore. La vicenda ha avuto una forte risonanza mediatica in Spagna (nel 2017-2018 anche in Italia molti giornali le parlarono), e sono intervenuti su questo caso anche importanti cariche dello stato ed esponenti della politica spagnola. Il caso ha messo in luce anche numerose difficoltà legate al fatto che sono intervenuti i sistemi giudiziari di Italia e Spagna, complicando le cose. Come spesso accade su questi temi, si è creata inoltre una forte polarizzazione nell’opinione pubblica.
La mobilitazione del movimento femminista spagnolo
Il movimento femminista spagnolo aveva manifestato nuovamente pochi giorni fa contro la sentenza che porta in carcere la donna di Granada. Nuove mobilitazioni sono probabilmente in arrivo.
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