
MADRID. Le squadre antincendio sono riuscite a controllare nelle ultime ore l’enorme incendio che da mercoledì 15 sta devastando la riserva naturale della Sierra de la Culebra, situata nella provincia di Zamora, nella regione autonoma della Castiglia e León, Spagna nord-occidentale. L’incendio è ancora attivo, e c’è ancora un grave rischio di estensione delle fiamme per il vento. Ad aiutare nel contenimento dell’incendio è stata la fine della storica ondata di caldo che ha colpito la Penisola Iberica la scorsa settimana, grazie al deciso abbassamento delle temperature.
Il più vasto incendio della storia recente in Spagna
L’incendio nella Sierra della Culebra ha bruciato circa 30.800 ettari di terreno, secondo quanto informa il governo della comunità autonoma della Castilla y León. L’enorme rogo, con un perimetro che ha superato i 67 chilometri, diventa quindi il più vasto degli ultimi dieci anni in Spagna, superando per estensione quello di Cortes de Pallás (Valencia) avvenuto nell’estate 2012 (in quell’occasione vennero bruciati 28.879 ettari di territorio, informa El Mundo). Secondo l’agenzia stampa Efe, l’incendio di questi giorni è il più grande mai avvenuto nel paese. Dopo quello di Valencia nel 2012, infatti, il terzo più grande è quello dell’estate 2021 nella zona di Navalacruz, Avila, con più di 22.000 ettari in fumo, ma non ci sono altri eventi di dimensioni cos¡ vaste, almeno da quando esistono registrazioni. A causa dell’incendio quattordici villaggi sono stati evacuati e linea ferroviaria ad alta velocità che collega Madrid con la Galizia è stata interrotta.
🌬 El tiempo no da tregua en #IFSierraDeLaCulebra 👉 Vientos de casi 40 km/h, con rachas fuertes de 50 a 70 km/h, complican las labores de extinción a esta hora de la tarde
Medios terrestres y aéreos continúan trabajando en el terreno. ¡Mucho ánimo! pic.twitter.com/DdC57YWTiF
— Naturaleza Castilla y León (@naturalezacyl) June 18, 2022
Gli incendi mettono in ginocchio la Navarra
Vasti incendi forestali stanno colpendo con durezza anche la Navarra, regione autonoma dove sono state evacuati già tredici paesi con oltre 700 persone costrette ad abbandonare la propria casa. Nella Navarra, un fattore che ha aiutato la propagazione degli incendi sono state anche le elevatissime temperature notturne.
Da domenica 12 giugno la Spagna ha vissuto una ondata di calore anticipata davvero anomala, con temperature molto elevate per il periodo. Questo ha creato le condizioni perfette per la propagazione degli incendi, con un suolo molto secco e vegetazione in sofferenza per la mancanza di acqua. In Spagna quest’anno l’estate è iniziata con più di un mese di anticipo, con temperature molto superiori alla media già a metà maggio. Incendi sono comunque in corso in molte aree della Spagna, in Catalogna, Andalusia, Aragona, Galizia e Comunità Valenciana. In alcuni casi è stato richiesto l’intervento dell’Unità militare d’emergenza (Ume), con almeno cinquemila soldati dispiegati.
Lorenzo Pasqualini
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