MADRID. In Spagna ci sono state dimissioni agli altissimi vertici di Renfe e nel Governo a seguito dello scandalo dei treni che non entrano nelle gallerie. La notizia di oggi, lunedì 20 febbraio, è che il presidente della società Renfe, Isaías Táboas, e il segretario di Stato ai trasporti, Isabel Pardo de Vera, hanno presentato le proprie dimissioni circa due settimane dopo lo scoppio della polemica sui treni acquistati per le ferrovie della Cantabria e delle Asturie.
I treni non entrano in galleria, dimissioni agli alti vertici in Spagna
Ad inizio febbraio si è diffusa la notizia in Spagna del fatto che una trentina di treni che erano destinati alla rete Cercanías di Renfe (treni per tratte regionali) per le regioni Cantabria e Asturie, e che sarebbero serviti per rinnovare la flotta di convogli attualmente in uso, molto vecchi (fino a 40 anni di anzianità), avevano un problema di non poco conto: per un errore di calcolo delle dimensioni dei convogli, non potevano entrare nelle gallerie, piuttosto frequenti in queste regioni caratterizzate dal territorio montuoso.
I tunnel della Cantabria e delle Asturie vennero costruiti inoltre in alcuni casi nel XIX secolo, con dimensioni più piccole rispetto a quelle standard dei tunnel ferroviari moderni. In queste aree del nord della Spagna si trovano molti chilometri di ferrovia appartenenti alla vecchia rete FEVE (Ferrocarriles Españoles de Vía Estrecha), con scartamento inferiore a quello normale (qui si usa l’ancho metrico, lo scartamento di un metro) e un’antichità che risale appunto al secolo del 1800.
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Le dimissioni arrivano dopo le rimostranze dei governi regionali di Cantabria e Asturie per questo grave errore, che avrà come effetto un ritardo di anni nell’arrivo dei nuovi treni.
258 milioni di euro per 31 treni che non entrano nelle gallerie del nord della Spagna
Era il giugno del 2020 quando Renfe, secondo quanto riportato da Eldiario.es, assegnò il contratto per la nuova flotta (con 31 convogli) a CAF, un produttore di treni e autobus con sede nei Paesi Baschi, per un importo totale di 258 milioni di euro. Durante la preparazione del progetto, CAF si è resa conto che c’era un errore negli scartamenti e che i binari non avrebbero supportato i treni ordinati, e ha trasferito questo avviso al suo cliente, Renfe. L’unica notizia positiva è che i treni non erano ancora stati costruiti, e si trovavano nella fase di progettazione. L’errore farà però tardare di alcuni anni la consegna.
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Per rimediare, treni Cercanias gratis in Cantabria e Asturie fino al 2026
Per “farsi perdonare” l’errore, che avrà come principale conseguenza negativa un ritardo nell’ammodernamento della flotta di treni regionali cantabri e asturiani, è arrivata la decisione del governo Sanchez di prorogare fino al 2026 la gratuità dei treni Cercanias in Cantabria e nelle Asturie. In tutta la Spagna, dal 1° settembre 2022 i treni Cercania sono gratis per i pendolari, e questa gratuità è stata prorogata al 2023. Nelle due regioni del nord della Spagna, i treni continueranno ad essere gratuiti fino a che non verranno consegnati i nuovi convogli.
Lorenzo Pasqualini
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