Per la seconda volta nel giro di due settimane, un grande ingorgo ha paralizzato il traffico a Madrid. Oggi così come il 5 ottobre, la pioggia e vari incidenti hanno portato alla paralisi delle arterie cittadine, e la notizia è arrivata sulle pagine web dei principali quotidiani. Su Twitter l’hashtag #AtascoMadrid è stato fra i più popolari per diverse ore e migliaia di cittadini bloccati nel traffico hanno scaricato la loro frustrazione twittando foto, e a volte liberando fantasia ed ironia.
Come accaduto già il 5 ottobre, l’ingorgo ha preso inizio nella zona Nord, a partire dal “temuto” nodo Manoteras: si tratta di un punto in cui si incrociano varie autostrade e tangenziali cittadine: la A-1 che confluisce con la M-30, la M-607, la M-11, il paseo de la Castellana, le strade di accesso ai quartieri Pilar, Las Tablas e Sanchinarro. Insomma, il tipico collo di bottiglia da cui si generano con facilità code e rallentamenti, sovraccaricato dall’arrivo di pendolari dai quartieri di nuova costruzione.
Oggi però la concomitanza con la pioggia caduta in abbondanza sulla città, diversi incidenti per fortuna non gravi, hanno fatto sì che l’ingorgo si allargasse ad altre arterie come la M-40, la A2, la A3, colpendo quindi anche l’area Sud. Le file sono state lunghe, per alcuni automobilisti della durata di ore, e solo in tarda mattinata (intorno alle 11 secondo il comunicato del Ayuntamiento) la situazione è tornata fluida.
Così come accaduto il 5 ottobre, in quello che i giornali hanno definito “collasso della circolazione a Madrid”, le opposizioni hanno criticato il sindaco di Madrid, Manuela Carmena per la gestione della situazione. Per la destra appena spodestata dal Municipio dopo anni ed anni di governo incontrastato, l’ingorgo di oggi è una nuova scusa per attaccare l’amministrazione di Ahora Madrid e Partito Socialista, che governano in coalizione dopo l’esito delle elezioni del 24 maggio scorso. Ma in una città che ha problemi di traffico da decenni, che continua a crescere verso periferie sempre più lontane, non ancora allacciate alla sviluppata rete ferroviaria e metropolitana, gli ingorghi non sono certo cosa degli ultimi 5 mesi.
#AtascoMadrid su Twitter
In una giornata così convulsa, in tantissimi hanno scritto su Twitter sotto l’hashtag #AtascoMadrid. Non solo per lamentarsi ma anche per fare critiche costruttive, per proporre soluzioni di mobilità alternative.
Vediamo qui sotto alcuni Tweet di oggi. Madridiario.es riporta la notizia della lunghezza delle file, calcolata da Tom Tom Spain: 371 km fra le 7 e le 8 della mattina.
Según @TomTomSpain, el #atascomadrid fue de 371 kilómetros entre las 7 y las 8 de la mañana. Aquí, más datos http://t.co/zbqQ4klpLc
— Madridiario.es (@Madridiario) 19 Ottobre 2015
C’è chi invece di lamentarsi rivendica la necessità di cambiare la mobilità della città: “un altro modello di mobilità è necessario”, twitta questo utente:
Una buena explicación sobre las razonds del #atascomadrid Otro modelo de movilidad es necesario! https://t.co/Q75JURUJpZ — Joaquin Salido (@jsalmar_) 19 Ottobre 2015
Altri utenti parlano della necessità di utilizzare maggiormente il trasporto pubblico per non collassare il traffico e c’è chi accusa, come il profilo Twitter di AhoraMadrid, le passate amministrazioni di non aver investito abbastanza su rete metro e autobus:
.@pmanglano Detrás de #atascomadrid están los recortes en @metro_madrid y la ceguera ante nuevas formas de movilidad https://t.co/9v0ij65SYz — Ahora Movilidad (@AhoraMovilidad) 19 Ottobre 2015
E ancora, c’è chi criticamente si mostra perplesso sulla valanga di notizie pubblicate oggi dai giornali spagnoli sull’ingorgo di Madrid. Un ingorgo grande, sì, ma in fondo niente di nuovo per la città. Così un utente afferma che da 11 anni sopporta continui ingorghi, e si domanda se non sia un po’ strano che proprio ora, con il sindaco Carmena, sia diventato una notizia da giornale.
Llevo en Madrid chupándome atascos gordos 11 años,y que casualidad que ahora cada vez que hay uno sea noticia.Será por Carmena #atascomadrid — \–David–/ (@daviidd88) 19 Ottobre 2015
Particolarmente popolare grazie all’hashtag #AtascoMadrid è diventato @NacionRotunda. I curatori oltre a postare analisi sul perché dell’ingorgo hanno potuto pubblicizzare il loro lavoro di documentazione sull’enorme cambiamento che ha subito il territorio spagnolo negli ultimi anni, da territorio agricolo a urbano. Qui sotto uno dei loro tweet di oggi, che denuncia come l’aumento delle strade costruite (a MAdrid ce ne sono davvero tante di autostrade e tangenziali) non sia la soluzione ma anzi, non faccia altro che alimentare ulteriore traffico in una sorta di “buco nero” senza fine.
Este fenómeno se ha llamado “el agujero negro de la ampliación de autopistas” #atascomadrid pic.twitter.com/5VudINi0Eo — Nación Rotonda (@NacionRotonda) 19 Ottobre 2015
Infine, El Itagnol non può non evidenziare questo Tweet, che con un fotogramma bellissimo ci ricorda il famoso film di Federico Fellini “Roma”, del 1972. Un ingorgo gigantesco che arriva fino al Colosseo.
#atascomadrid Roma (Federico Fellini,1972) pic.twitter.com/otSST2KbKk — Joaquín Fabregat (@fabregatto) 19 Ottobre 2015
Lorenzo Pasqualini
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