A Barcellona finisce il sogno di Ada Colau, sindaca uscente. A quattro anni dalla vittoria alle amministrative del 2015, la sindaca non riuscirà ad amministrare ancora la seconda città spagnola.
La sua piattaforma, Barcelona En Comù, si ferma al 20,7% e 10 consiglieri, esattamente uguale a quelli ottenuti da ERC.
Esquerra Republicana, fra le forze secessioniste catalane più attive e con maggior rappresentanza nel Parlamento di Madrid, diventa primo partito con il 21,35% ed Ernest Maragall potrebbe diventare il primo sindaco di ERC della città.
Si arresta così l’esperienza di Ada Colau, una donna che veniva dai movimenti sociali e dalla piazza del 15M, oltre che dal movimento per il diritto alla casa. In un tweet la ex sindaca ha scritto in catalano: “è stato un onore essere la prima sindaca donna di questa città coraggiosa, orgogliosamente diversa e femminista”.
Ha estat un honor ser la primera dona alcaldessa d’aquesta ciutat valenta, orgullosament diversa i feminista. Seguirem lluitant per un món millor on l’amor guanyi a l’odi 💜
Gràcies a la molta gent q heu fet possible l’impossible. No tenim res a perdre, ho tenim tot x guanyar ✊— Ada Colau (@AdaColau) 26 maggio 2019
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