Proprio mentre la nave Sea Watch 3, con a bordo 40 migranti, sfida il governo italiano ed entra a Lampedusa nonostante il divieto, anche un’altra nave di salvataggio marittimo decide di sfidare un divieto (seppur il contesto è diverso).
Stavolta si tratta della Open Arms, nave della ong spagnola Proactiva Open Arms, che ha annunciato di essere in viaggio per il Mediterraneo centrale per essere disponibile in caso di naufragi di migranti.
L’imbarcazione, che nel 2018 aveva effettuato quattro salvataggi in mare, portando poi in Spagna centinaia di migranti rifiutati dall’Italia e da Malta, si trovava dal gennaio del 2019 bloccata presso il porto di Barcellona.
La notizia del gennaio 2019: la Spagna ferma la Open Arms nel porto di Barcellona
La Open Arms sfida lo stop del governo Sanchez
Il governo spagnolo di Pedro Sanchez aveva deciso di impedirne l’attività. A seguito del blocco dei porti da parte di Italia e Malta infatti, la nave carica di migranti era stata costretta a un lungo viaggio dal Mediterraneo centrale fino alla Spagna, geograficamente molto più distante dalle coste italiane e maltesi.
Proprio per evitare questa situazione, il governo Sanchez aveva deciso di bloccare in porto la Open Arms e, in seguito, anche la Aita Mari. Secondo le Ong, questo blocco andrebbe letto come una retromarcia di Sanchez sul tema dell’accoglienza dei migranti, vista l’assenza di risposte da parte dell’Europa.
La Open Arms aveva ottenuto in questi giorni un permesso di navigazione per recarsi a Napoli, dove si svolgevano delle giornate di porte aperte. Proprio a Napoli la Open Arms ha deciso di violare lo stop, che potrebbe però portare a multe salatissime.
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