MADRID. Il Parlamento del Marocco ha approvato, lo scorso mercoledì, un ampliamento dei confini marittimi con l’estensione dell’area di acque territoriali al sud delle isole Canarie. Dietro questa scelta ci sono i giacimenti di tellurio e altri minerali situati presso il monte sottomarino Tropic, risorse richieste per la fabbricazione di pannelli solari. Il problema è che l’estensione della zona di acque territoriali si sovrappone con l’area che circonda l’arcipelago spagnolo, in particolare quella meridionale.
L’articolo di El Paìs che spiega cosa accadrà con le acque territoriali di Spagna e Marocco
Il governo delle Canarie dichiara opposizione e disaccordo
Il governo delle Canarie non ha tardato ad approvare, lo scorso giovedì 23 gennaio, una dichiarazione istituzionale nella quale esprime forte opposizione e disaccordo con la scelta del Marocco. La preoccupazione delle Canarie, Comunità Autonoma spagnola, è che l’espansionismo marocchino abbia effetti sull’economia della regione.
Anche il partito Podemos regionale delle Canarie ha denunciato l’allargamento dei confini marittimi marocchini parlando di “politica espansionista”.
La denuncia del Fronte Polisario
Il Fronte Polisario ha condannato la decisione del Marocco considerando l’allargamento dell’area di acque territoriali una manovra espansionista per rubare ai saharawi la loro porzione di mare e relative risorse ittiche. Inoltre aggiunge che è “una manovra disperata del Marocco per rendere legittima l’opposizione illegale di parti del Sahara occidentale”.
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