In Italia è scontro fra Governo e Chiesa. Il governo Conte, che ieri ha annunciato le date della fase 2 per l’allentamento della fase di confinamento, ha infatti escluso che dal 4 maggio possano tenersi nuovamente le messe, sospese ormai da tempo per l’emergenza coronavirus. “I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto“, si legge nella parte conclusiva del comunicato pubblicato dalla Conferenza Episcolape Italiana (CEI), assemblea permanente che riunisce i vescovi italiani. Si vorrebbe ripartire con le messe in pubblico, ma il Governo lo esclude preoccupato per una possibile nuova scalata dei contagi. E con la Chiesa si è aperto uno scontro.
In Spagna la denuncia: “decine di messe nonostante il divieto”
In Spagna come in Italia le messe sono state vietate durante lo stato di allarme. A marzo ed aprile niente messe nelle chiese, e come sappiamo sono state sospese tutte le processioni di Pasqua.
Il giornale digitale eldiario.es ha denunciato il fatto che nel paese decine di preti hanno celebrato ugualmente messa violando così i divieti. In almeno sette città spagnole sono dovute intervenire le forze dell’ordine per fermare le messe.
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