Spagna, oltre diecimila morti nelle case di riposo con coronavirus o sintomi compatibili: ma i dati sono ancora confusi

COVID-19 SPAGNA

MADRID. Ha le proporzioni di una catastrofe l’impatto del coronavirus COVID-19 nelle case di riposo in Spagna. Dopo settimane di confusione sui dati, negli ultimi giorni si inizia a fare maggior chiarezza sulle dimensioni di questa enorme tragedia. Tuttavia, ancora non si conosce in modo esatto la dimensione del disastro perché i dati vengono forniti dalle singole regioni in modo diverso e si procede in ordine sparso. Ci sono ancora comunità autonome che non hanno fornito dati, nonostante il Governo centrale abbia ordinato lo scorso 5 aprile alle autonomie di informare il Ministero della salute con tutti dati aggiornati. Il problema è che ogni comunità autonoma fornisce dati con criteri diversi e si crea confusione.

In Spagna sono circa 375.000 gli anziani che vivono in case di riposo

Oltre diecimila morti in case di riposo

Quel che emerge però, anche se sottostimato per il motivo sopradescritto, è che nelle sole case di riposo per anziani, secondo i dati finora pervenuti da queste strutture e resi noti dalle comunità autonome, sarebbero morti nelle ultime settimane 10.696 persone. Erano tutti residenti in case di riposo, “residenze per anziani” come vengono chiamate in Spagna. Questo è il numero di morti dall’inizio della crisi coronavirus.

Il bilancio sale se si contano anche i residenti di case di accoglienza per persone con disabilità.

Fino a venti giorni fa il bilancio era fortemente sottostimato: la notizia su El Itagnol il 26 marzo scorso

Non tutte queste persone sono morte con certezza con coronavirus, perché non sempre sono stati eseguiti test, ma in questo numero rientrano comunque anche i deceduti con sintomi compatibili con il COVID-19. E’ evidente che l’epidemia ha causato delle vere stragi in questi centri, dove risiedono insieme le persone più esposte a questo virus. L’elevato numero di decessi ha messo anche in evidenza situazioni di inadeguatezza delle strutture, ritardi, assenza di misure di protezioe, e omissioni che probabilmente resteranno al centro dell’attenzione della magistratura nei prossimi anni, come del resto sta accadendo anche in Italia.

Il problema è che su molte persone morte in queste residenze non sono mai stati effettuati test, per la tremenda situazione vissuta nel paese nelle ultime settimane. Veniva data la priorità alle persone in ospedale, mentre centinaia di anziani restavano confinati in questi centri, molti dei quali privati o concertati, sui quali quindi è più difficile -almeno in certi casi – ottenere dati.

C’è ancora confusione sui dati

Bisogna leggere questi dati con cautela, perché sono numeri ancora molto parziali: sono le Comunità Autonome, quindi le regioni spagnole, a diffondere i dati. La situazione è ancora confusa e ci sono almeno tre comunità che non hanno fornito dati. Sommando i numeri che arrivano dalle diverse comunità autonome spagnole comunque, si arriva alla cifra di 11.600 persone decedute nelle ultime settimane sia in case di riposo che centri per persone con disabilità, come riporta El Paìs.

Sono decessi non conteggiati nei bilanci ufficiali

Il dato inquietante è che molti di questi 11.600 morti non rientrerebbero nelle statistiche ufficiali dei morti con COVID-19 in Spagna (cifre che in questo 16 aprile sfiorano il numero di ventimila, superando quota 19.000). I morti con COVID-19 ufficiali sono infatti quelli di persone ricoverate in ospedale, mentre le persone morte in residenze non sarebbero conteggiate.

A Madrid circa cinquemila anziani morti in case di riposo

La regione più colpita sarebbe Madrid, con quasi cinquemila anziani morti in case di riposo, secondo quanto informa la Comunità Autonoma della capitale. Subito seguita dalla Catalogna, con circa duemila morti in residenze. Queste cifre fanno crescere di molto il bilancio complessivo delle vittime con COVID-19, dando l’idea di un disastro dalle proporzioni maggiori di quelle finora note.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".