MADRID. Un milione e mezzo di persone di cittadinanza non spagnola, che si trovavano in Spagna quando è esplosa la crisi coronavirus, hanno lasciato il paese nelle ultime settimane.
Un esodo di proporzioni enormi, che ha interessato soprattutto turisti ma anche lavoratori temporanei, fra marzo e aprile 2020. Questi dati sono stati forniti ieri, 23 aprile, dal Governo spagnolo, che ha sottolineato come la Spagna abbia aiutato non solo gli spagnoli a rientrare in patria ma anche le persone che si trovavano in Spagna a rimpatriare.
Si tratta, secondo i dati del Ministero degli Esteri spagnolo, sia di cittadini europei che di altra provenienza.
Esodo di turisti
La maggior parte dei rimpatriati sarebbero turisti. La Spagna è uno dei paesi più visitati al mondo da turisti internazionali: nel 2019 sono stati 83 milioni, un record. Facile quindi immaginare che all’esplodere della crisi erano davvero tante le persone in visita nel paese. Molte sono rimaste bloccate per la chiusura di frontiere e sospensione dei voli.
Fra questi ci sono anche numerosi italiani che si trovavano nel paese per turismo o per lavori temporanei. Non rientrano probabilmente nelle statistiche gli studenti Erasmus rientrati, perché non sempre questi risultano nei conteggi ufficiali.
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