MADRID. Il 18 giugno è il giorno in cui è avvenuta la rielezione di Isabel Díaz Ayuso, del Partido Popular, alla guida della regione di Madrid. A un mese e mezzo dalle elezioni del 4 maggio, la presidente uscente (governava la regione dal 2019), è stata rieletta grazie all’appoggio dei 65 consiglieri del Pp e grazie ai 13 consiglieri del partito di ultradestra Vox. I voti di Vox erano indispensabili per l’insediamento del nuovo governo del PP (partito che continuerà a governare la regione madrilena dopo 26 anni di potere locale).
Vox ha reso molto tesa l’atmosfera nell’assemblea regionale di oggi con le dichiarazioni incendiarie della portavoce Monasterio. La leader di Vox ha chiesto al PP, in cambio dell’appoggio al governo Ayuso, la cancellazioni di leggi su violenza di genere, protezione dei collettivi LGTB e la chiusura della tv regionale Telemadrid. Monasterio si è resa protagonista anche di un duro attacco xenofobo e razzista al consigliere di Unidas Podemos Mbayé, di origini senegalesi.
Il secondo governo Ayuso dovrebbe durare fino al 2023, perché le elezioni del 4 maggio 2021 erano anticipate.
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