Il Consolato italiano a Barcellona imbrattato da ignoti

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Il consolato italiano a Barcellona è stato imbrattato la sera del 27 gennaio da ignoti. Secondo quanto riportato da Repubblica, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha comunicato in una nota che “nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio”. Nella stessa giornata, a Berlino, “è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia”.

Azioni contro le sedi diplomatiche italiane a Barcellona e Berlino

Secondo quanto spiegato dalla Farnesina, sono in atto le indagini “con i necessari rilievi scientifici ed investigativi”. Non si registrano comunque danni a persone. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha subito espresso solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti.

Sui muri del Consolato italiano i riferimenti all’anarchico in carcere

Sui muri del Consolato di Barcellona è stata scritto in catalano: “Libertà per Cospito”, “Amnistia totale” e “Stato italiano omicida”. Il riferimento è ad Alfredo Cospito, militante anarchico che dal 2014 si trova in carcere, e da un anno nel regime del 41-bis (il carcere duro), un regime carcelario ideato per combattere la mafia. Cospito sta portando avanti uno sciopero della fame contro il regime del 41Bis, mentre all’esterno sono ormai numerose le azioni dei gruppi anarchici in suo appoggio. A inizio dicembre un’altra azione aveva preso di mira stavolta l’Ambasciata d’Italia ad Atene.

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