Spagna, ultimo giorno di campagna elettorale prima del fatidico 24M: si voterà per le amministrative
Oggi si conclude la campagna elettorale per le elezioni amministrative e regionali che si terranno in tutta la Spagna domenica 24 maggio. Occhi puntati sui risultati. C’è grande incertezza su come si muoveranno gli indecisi, ma il dato certo è che il periodo del bipartitismo è finito, e si prevede l’affermazione di almeno quattro forze politiche importanti che dovranno allearsi per comporre maggioranze stabili.
Sfide particolarmente interessanti ci saranno a Madrid, dove si profila un testa a testa fra il Partido Popular e la piattaforma Ahora Madrid, appoggiata da Podemos, e a Barcellona, dove potrebbe diventare sindaco Ada Colau, un’attivista del movimento anti-sfratti.
Madrid, proibita una manifestazione del 15M in Puerta del Sol nel giorno di riflessione
La Giunta elettorale provinciale di Madrid ha proibito una manifestazione convocata dal movimento 15M questo sabato 23 maggio nella centrica Puerta del Sol. Si ripete così, a distanza di 4 anni dalla nascita di quel movimento noto anche come movimento degli Indignados, una situazione di scontro fra movimenti e autorità locali.
La manifestazione era stata proclamata per sabato sera dalla piattaforma 15M, ma coincidendo con la giornata di riflessione prima delle elezioni del 24M, la Giunta elettorale ha deciso di sospenderne l’autorizzazione. Quattro anni fa avvenne qualcosa di simile, ma allora la Puerta del Sol era piena di manifestanti che si accampavano anche di notte da giorni, così come decine di piazze in tutta la Spagna. La manifestazione di sabato difficilmente riuscirebbe a raccogliere un uguale numero di persone. Anche la candidata sindaco Manuela Carmena, della piattaforma Ahora Madrid, la più vicina ai movimenti nati nelle proteste del maggio 2011, ha invitato i manifestanti a riunirsi un altro giorno per rispettare la legge.
Italia, il mondo della scuola pubblica conferma nuove proteste e lo sciopero degli scrutini
Ieri numerose sigle sindacali della scuola pubblica italiana hanno confermato nuove proteste contro la riforma della scuola varata dal governo Renzi. Una delle proteste più significative sarà lo sciopero degli scrutini:ogni docente ds asterrà per un’ora a turno facendo slittare gli scrutini di cinque giorni. Venerdì 5 giugno, dalle 21, saranno invece organizzate fiaccolate di protesta in tutto il Paese. Il 5 maggio scorso uno sciopero generale della scuola ha portato nelle piazze di tutta Italia almeno 500mila fra professori e studenti. Viene criticata con forza la riforma della scuola voluta da Renzi.
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