
Che fine ha fatto la Catalogna? Dopo un autunno caldissimo in cui la crisi catalana è stata prima notizia ogni giorno sui giornali e notiziari spagnoli, ed anche su quelli italiani ed esteri, da qualche settimana la situazione si è relativamente calmata.
Si aspetta infatti l’arrivo del 21 dicembre, giorno delle elezioni anticipate in Catalogna, convocate dal governo Rajoy in seguito all’applicazione dell’articolo 155, che a fine ottobre ha portato allo scioglimento del Parlamento regionale la rimozione dell’esecutivo indipendentista di Puigdemont.
Che è successo da allora? Puigdemont si trova ancora a Bruxelles, ed il mandato di cattura internazionale che pendeva su di lui è stato ritirato dalla magistratura spagnola. Per oltre un mese sono rimasti in prigione quasi tutti gli esponenti dell’ex governo indipendentista, e la situazione si è calmata, come congelata, in vista delle elezioni.
In attesa del 21 dicembre
Sono stati liberati dietro pagamento di una cauzione di 100.000 euro sei ex-consiglieri indipendentisti che formavano il governo Puigdemont, mentre restano in prigione l’ex vicepresidente Junqueras, di ERC, l’ex consigliere agli Interni e i leader indipendentisti delle associazioni ANC e Omnium.
Potrebbe interessarti. La diretta de El Itagnol nei giorni caldi della crisi catalana: ottobre e novembre 2017.
Il 4 dicembre è iniziata la campagna elettorale per queste elezioni autonomiche davvero atipiche, nelle quali si vedrà quanto consenso ha ancora l’indipendentismo, dopo mesi roventi. I sondaggi al momento parlano di una regione divisa in due, in cui il blocco indipendentista e quello “costituzionalista” sono quasi uguali in numero. Ne abbiamo parlato qui.
Qui sotto, riprendiamo la diretta dalla Catalogna in questo dicembre 2017.
Ultimi aggiornamenti dalla Catalogna
19 dicembre 2017
12 dicembre 2017
7 dicembre 2017
6 dicembre 2017
5 dicembre 2017
4 dicembre 2017
19 dicembre 2017
19 dicembre 2017. Si chiude la campagna elettorale per le elezioni regionali in Catalogna, con Puigdemont a Bruxelles ed i leader del partito indipendentista ERC in un comizio davanti la prigione di Estremera (Madrid), dove si trova da fine ottobre l’ex vicepresidente del governo catalano Junqueras.
12 dicembre 2017
12 dicembre 2017. Il Ministerio del Interior spagnolo vuole mobilitare circa 3500 agenti di Guardia Civil per le elezioni catalane del 21 dicembre, secondo un documento interno al quale ha avuto accesso il giornale El Paìs.
12 dicembre 2017. Le opere d’arte contese di Sijena, al centro di un caso giudiziario locale, vengono spostate con un ampio dispositivo di forze dell’ordine e diventano caso nazionale ed incendiano la campagna elettorale in Catalogna. Secondo gli indipendentisti la restituzione di queste opere d’arte da Lleida a Sijena, è un’altra prova della “mano dura” del governo Rajoy. In realtà, si tratta solo di una contesa giudiziaria arrivata al suo fine proprio quando i riflettori sono accesi sulla situazione in Catalogna.
7 dicembre 2017
7 dicembre 2017. Almeno 45.000 persone manifestano a Bruxelles per chiedere l’indipendenza della Catalogna. Uno degli slogan è “libertà”. Presente anche l’ex presidente del governo catalano Puigdemont, che dopo l’applicazione dell’articolo 155 ha lasciato la Catalogna rifugiandosi nella città belga.
6 dicembre 2017
6 dicembre 2017. Un sondaggio realizzato da La Sexta prevede uno scenario leggermente diverso da quello del CIS, alle elezioni regionali in Catalogna. Secondo La Sexta il partito più votato sarà ERC, storico partito indipendentista catalano, subito seguito da Ciudadanos, e non viceversa come ipotizzato dall’altro sondaggio. Anche questo sondaggio conferma la divisione in due dell’elettorato e l’aumento del numero di voti per il blocco unionista (o “costituzionalista”), che otterrebbe la maggioranza.
5 dicembre 2017
5 dicembre 2017. Revocato dal giudice spagnolo Larena l’ordine di cattura europeo che pendeva sull’ex presidente catalano Carles Puigdemont e sugli altri quattro ex consiglieri del governo di Barcellona rifugiati a Bruxelles. Il motivo è che in questo modo, in caso di estradizione, si evita che il giudice belga possa limitare i reati per i quali potranno invece essere processati in Spagna. (https://goo.gl/iE29M4)
4 dicembre 2017
4 dicembre 2017. Inizia stasera una atipica campagna elettorale in Catalogna, in vista delle elezioni del 21 dicembre. Oggi sono stati scarcerati sei ex-consiglieri, ma restano in prigione l’ex vicepresidente Junqueras ed i leader dell’indipendentismo di base, oltre ad un ex-consigliere.
Intanto un sondaggio del CIS disegna un quadro in cui la Catalogna è divisa in due fra pro-indipendenza e pro-unità, con un aumento del secondo fronte. Grande crescita per il partito Ciudadanos, la forza politica che con più forza ha chiesto nei mesi passati la mano dura contro l’indipendentismo.
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