
Nel quartiere della Vittoria a Roma, fra viale Mazzini e viale delle Milizie, alcune vie sono dedicate a antifascisti uccisi a causa delle loro idee.
Le stesse strade in epoca fascista portavano i nomi di località spagnole teatro di battaglie della guerra di Spagna. La sostituzione, avvenuta dopo la fine della dittatura e della guerra, fu una doverosa riparazione dei crimini commessi dal regime fascista.
Così quella che un tempo era via Malaga è diventata via Pilo Albertelli, partigiano morto alle Fosse Ardeatine; via Santander è ora via Fratelli Rosselli, in onore dei due fratelli del Partito d’Azione che furono fatti uccidere dalla polizia fascista mentre erano esuli in Francia.
Via Malaga, via Bilbao e via Guadalajara: quei nomi cambiati
Via Bilbao diventò via Gioacchino Gesmundo, in onore del partigiano comunista ucciso alle Fosse Ardeatine, e via Ebro è diventata via Eugenio Colorni partigiano socialista ucciso da una squadraccia fascista. Infine quello che era largo Guadalajara è diventato largo don Giuseppe Morosini, sacerdote antifascista ucciso a Forte Bravetta.
In realtà ad alcune di queste località sono state in seguito intitolate strade in altri quartieri, ma con un altro significato, insieme a tanti altri nomi di città di tutto il mondo.
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