MADRID. La destra spagnola non ha aspettato molto per sfruttare l’attenzione mediatica riservata all’aumento di arrivi di migranti sulle coste spagnole.
Dopo lo sbarco di migliaia di persone sulle coste dell’Andalusia, avvenuto negli ultimi giorni, e dopo il “salto masivo” delle recinzioni di filo spinato a Ceuta, i leader dei due principali partiti del centro-destra spagnolo hanno lanciato slogan e lasciato dichiarazioni sul tema dell’immigrazione irregolare.
Il leader del PP: non possiamo accogliere tutti
Ha cominciato il nuovo leader del PP, Pablo Casado, eletto nuovo leader pochi giorni fa dopo la lunga era Rajoy. “Non è possibile che la Spagna possa assorbire milioni di africani che vogliono venire in Europa cercando un futuro migliore”, ha affermato ieri il leader del partito conservatore.
In realtà le cifre parlano di meno di 20 mila arrivi nel 2018, un numero maggiore rispetto agli anni scorsi, quando in Spagna si registravano poche migliaia di arrivi l’anno, ma assolutamente lontano dai “milioni” di cui parla Casado.
Il leader di Ciudadanos: il buonismo è pericoloso
Poche ore dopo anche il leader di Ciudadanos, Albert Rivera, ha lasciato dichiarazioni sul tema dell’immigrazione. Lo ha fatto durante la visita alla recinzione di Ceuta, dove pochi giorni fa c’è stato il grande sconfinamento con l’ingresso di oltre 600 migranti. Rivera ha affermato che il tema dell’immigrazione non si può affrontare con “buonismi” ed ha avvertito che “se non consideriamo l’immigrazione illegale come un problema, ci troveremo con populisti al governo, come accaduto in Italia”.
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