MADRID. È qualcosa di più di uno scheletro nell’armadio. La vicenda dell’esumazione dei resti di Franco dal mausoleo del Valle de los Caìdos, vicino Madrid, sta diventando un serio grattacapo per il governo socialista di Pedro Sanchez.
Dopo l’approvazione in Parlamento della rimozione dei resti del dittatore dall’enorme area alle porte della capitale, la famiglia Franco ha chiesto che vengano sepolti in una zona di proprietà nella cripta della cattedrale dell’Almudena, nel cuore di Madrid. Questa possibilità viene vista come fumo negli occhi da molti spagnoli, ed il governo socialista sta cercando in ogni modo di evitare questo epilogo, che sarebbe una vera beffa per molti cittadini e per lo stesso esecutivo.
Il governo spagnolo andrà al Vaticano a fine ottobre
Il problema è che l’arcivescovo di Madrid ha già detto sì all’eventualità che Franco riposi nella chiesa, e l’esecutivo non trova la forma legale per impedirlo, in uno spazio di proprietà della Chiesa. Per questo il governo spagnolo, rappresentato dalla vicepresidente Carmen Calvo, si incontrerà a fine ottobre con il numero due del Papa Pietro Parolin, a Roma. Non sarà l’unico tema al centro del tavolo, ma di sicuro il più importante. Il governo spagnolo spera che il Vaticano agisca in questa vicenda.
L’ipotesi che Franco riposi nella cattedrale di Madrid avrebbe un impatto emotivo formidabile a quasi 43 anni dalla morte del dittatore.
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