Spagna, mai un governo di coalizione in oltre 40 anni di democrazia

moncloa spagna
Il palazzo della Moncloa, a Madrid.

Mentre in Italia si prepara la nascita del nuovo governo di coalizione fra M5S e PD, guidato ancora da Giuseppe Conte, in Spagna è ancora in alto mare la formazione di un governo.

La formazione di sinistra Unidas Podemos, vorrebbe formare un governo di coalizione con il PSOE, Partito Socialista, ma quest’ultimo preferisce formare un governo monocolore con l’appoggio della sinistra, o al massimo con una sua presenza “formale”.

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Spagna, solo governi “monocolore”

Un dato interessante da considerare è che in Spagna, in poco più di 40 anni di democrazia, non ci sono mai stati a livello nazionale governi di coalizione, dove per governo di coalizione si intende, in un sistema parlamentare, un governo formato da due o più partiti.

I Presidenti di Governo in Spagna dal 1977 ad oggi

Se in Italia e molti altri paesi d’Europa i governi di coalizione fanno parte della storia parlamentaria, con decine e decine di esempi, in Spagna non è così. Qui infatti si sono alternati al potere, per decenni, due grandi partiti: il PP ed il PSOE. Talvolta questi partiti non ottenevano la maggioranza assoluta ed avevano bisogno di appoggio esterno per approvare le leggi, quindi dei voti dei partiti non di governo.

Ma i governi erano sempre monocolore, quindi con ministri di un solo partito. Anche nei primi anni di democrazia la Spagna non ha avuto governi di coalizione: i governi di Suarez e quello di Calvo-Sotelo erano infatti a guida UCD (Unione di Centro Democratico).

Spagna e Malta, unici paesi europei a non aver avuto governi di coalizione negli ultimi 40 anni (El Confidencial)

Un sistema basato sul bipartitismo

Dal 2015 in poi il sistema spagnolo, profondamente basato sul bipartitismo, ha conosciuto uno sconvolgimento per l’entrata in scena di nuove forze politiche, in particolar modo Podemos e Ciudadanos. Queste forze hanno introdotto nel panorama politico spagnolo una novità: i partiti ora devono allearsi con altre formazioni per ottenere la maggioranza.

Coalizioni a livello regionale, ma non a livello nazionale

Se però a livello regionale i governi locali sono già da anni basati su coalizioni, a livello nazionale non si è ancora mai formato un esecutivo di coalizione.

I governi che si sono formati dal 2015 in poi, sia quello Rajoy (PP) che Sanchez (PSOE), in entrambi i casi formati da un solo partito, erano esecutivi deboli e sono caduti nel giro di poco tempo. Anche per questo la Spagna rischia di votare per la quarta volta in quattro anni.

El Paìs: i governi di coalizione attualmente presenti in Europa

Anche l’ultimo governo socialista, guidato da Pedro Sanchez, era un governo monocolore, che andava avanti grazie all’appoggio esterno dei partiti nazionalisti catalani e della sinistra (anche se questi partiti decidevano di volta in volta se votare sì, no o astenersi). Secondo Sanchez però, un governo di coalizione sarebbe fragile, ed ha tirato in ballo a proposito il caso italiano. Due paesi però, profondamente diversi sul piano politico.

In Italia verso un nuovo governo di coalizione, possibili risvolti sulla crisi in Spagna?

Nei prossimi giorni e si vedrà se la Spagna si imbarcherà nel primo governo di coalizione della sua storia democratica, oppure continuerà con governi monocolore. Qualche giornale intanto azzarda possibili influenze della situazione politica italiana su quella spagnola.

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