MADRID. Sono passati otto giorni dalle elezioni del 10 novembre e solo una settimana dall’abbraccio che ha coronato lo storico “pre-accordo” fra il leader del Partito Socialista (PSOE), Pedro Sanchez, e il leader di Unidas Podemos (UP), Pablo Iglesias, per formare un governo di centro-sinistra.
Nonostante il passo avanti significativo rispetto a sei mesi fa, quando i due partiti della sinistra non riuscirono a raggiungere un accordo, restano ancora tanti ostacoli per la formazione di un nuovo governo in Spagna.
PSOE e UP non hanno la maggioranza: in cerca di appoggio
Alle elezioni del 10 novembre, lo ricordiamo, PSOE e UP hanno perduto alcuni deputati, rispetto alle elezioni del 28 aprile. Questo significa che se già ad aprile i due partiti non avevano maggioranza, ora le difficoltà aumentano. I due partiti, che vogliono formare un governo di coalizione, dovranno ottenere l’appoggio di altre forze politiche per passare la votazione di fiducia. Serviranno “sì” ed astensioni. La votazione dovrebbe avvenire prima del Natale, ma tutto dipenderà dall’esito e dalla lunghezza delle trattative.
Si prevedono settimane di trattative con ERC
Uno dei partiti su cui si stanno concentrando le attenzioni dei socialisti, è ERC, Esquerra Republicana de Catalunya. Questo storico partito catalano, oggi posizionato nel fronte indipendentista, sarà chiave nell’investitura di Pedro Sànchez come presidente del governo. ERC ha infatti numerosi deputati (13) ed una sua posizione favorevole al governo nascente sarebbe determinante. La posizione favorevole si tradurrebbe in un’astensione nel voto di fiducia: questo permetterebbe la nascita di un governo di minoranza PSOE-UP.
La Catalogna determinante per la formazione del governo
La strada è però in salita. ERC permetterà la formazione del nuovo governo solo se gli verranno concesse alcune cose. Al momento non si sa se in questo accordo entrerà la questione dei leader indipendentisti in carcere. Oriol Junqueras, ex vicepresidente del governo indipendentista di Puigdemont, è uno dei principali esponenti della formazione catalana e si trova da ormai due anni in carcere.
Le trattative fra socialisti e ERC saranno probabilmente aspre e difficili. Nel frattempo, Pablo Iglesias -che dovrebbe diventare vicepremier – ha raggiunto un accordo con Sànchez promettendo di non interferire nei negoziati fra PSOE ed ERC.
Lorenzo Pasqualini
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