MADRID. Il governo spagnolo ha confermato l’intenzione di rimuovere “las cuchillas”, il filo spinato che ricopre le recinzioni poste alla frontiera fra Spagna e Marocco nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla. Si tratta di enormi barriere di separazione poste al confine fra i due paesi, volute dalla Spagna alla fine degli anni ’90 per ostacolare o impedire l’immigrazione illegale verso l’Europa.
Da anni le associazioni umanitarie denunciavano la presenza del filo spinato, con lame molto taglienti che hanno causato il ferimento di molte persone che tentavano di scavalcare le barriere.
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Via il filo spinato, ma le recinzioni verranno innalzate
Il governo spagnolo ritirerà “las cuchillas”; tuttavia, per compensare questa misura, eleverà fino a un 30% l’altezza delle barriere. Lo ha riferito il ministro degli Interni Fernando Grande-Marlaska. L’intenzione del governo Sanchez è garantire il controllo della frontiera ma “evitando metodi cruenti”. Verranno istallate nuove telecamere termiche per il rilevamento di movimenti.
Iniziata intanto la rimozione di un settore della barriera formato da un gran intreccio di cavi e fili spinati, che era stato istallato nel 2006 dopo gli ingressi di massa di immigrati “irregolari” avvenuti nel 2005.
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