Le ultime notizie sull’epidemia di coronavirus COVID-19 in Spagna e Italia

In Spagna
Il numero di persone positive al coronavirus in Spagna, alle ore 14, è salito a 13.716, con 774 persone ricoverate in terapia intensiva. In un solo giorno i casi sono 2.500 in più rispetto a ieri. Le vittime dell’epidemia salgono a 616.
A Madrid quasi seimila persone contagiate
La Comunità Autonoma di Madrid rimane di gran lunga la zona più colpita, con un tasso di 83,55 contagiati per ogni 100.000 abitanti (parliamo ovviamente di casi rilevati). Nella regione di Madrid ci sono 5.637 positivi, il 41,1% del totale di casi di coronavirus in Spagna. 390 le vittime. La Catalogna è la seconda regione più colpita, con 1.866 contagiati e 41 morti.
Datos sobre #Coronavirus en España, desde el primer caso inicial, actualizados a las 12h de hoy:
➡Confirmados: 13.716
➡En UCI: 774
➡Fallecidos: 598
➡Curados: 1.081Toda la información en la web de @sanidadgob: https://t.co/aLKuNcSZUO #COVID19 #EsteVirusLoParamosUnidos pic.twitter.com/rO6EsKnqCy
— Salud Pública (@SaludPublicaEs) March 18, 2020
Decine di vittime presso residenze per anziani
Preoccupano gli elevati numeri di vittime presso residenze per anziani. Ieri la notizia di 17 vittime presso un centro per anziani di Madrid, oggi la notizia di altre otto vittime presso un centro per persone anziane a Vitoria, nei Paesi Baschi.
Il Parlamento spagnolo semivuoto appoggia Pedro Sànchez
In un Congresso dei Deputati quasi vuoto, a Madrid, per evitare nuovi contagi, l’opposizione al governo di coalizione guidato da Pedro Sànchez ha appoggiato le misure messe in campo ed annunciate ieri (un mega investimento di fondi pubblici di oltre 100 miliardi di euro). Anche il PP e Vox hanno offerto appoggio mettendo da parte le tensioni presenti fino a pochissimi giorni fa. Vox non ha comunque perso l’occasione per chiedere le dimissioni di alcuni ministri.
Leggi anche. Il video messaggio dell’ambasciatore italiano a Madrid agli italiani bloccati in Spagna
Pedro Sànchez: “il momento più duro deve ancora arrivare”
Deve ancora arrivare il momento più difficile, ha avvertito Pedro Sànchez, presidente del governo spagnolo. Il premier ha anche annunciato una “ricostruzione economica e sociale” quando sarà terminata la crisi annunciando in futuro un rafforzamento del sistema sanitario.
Il re Felipe VI parla alla nazione alle 21
Oggi alle 21 il re Felipe VI parlerà alla nazione in diretta tv. AGGIORNAMENTO: il re di Spagna ha parlato alla nazione dopo le 21 ed è stato contestato da migliaia di persone con “caceroladas” alla finestra.
L’Andalusia teme il collasso del sistema sanitario
Il presidente de la Junta de Andalucía, Juan Manuel Moreno, ha affermato in televisione che teme il collasso del sistema sanitario regionale e teme ci siano oltre novemila casi di coronavirus nella Comunità Autonoma andalusa.
Si riducono gli incidenti stradali
Si riducono le vittime di incidenti stradali in Spagna secondo i dati della DGT che invita però alla cautela nell’uso di questi dati.
Un centinaio di arresti per violazioni dello stato di allarme
Agenti del Cuerpo Nacional de Policía e della Guardia Civil hanno arrestato circa 100 persone da quando è entrato in vigore lo stato di allerta in Spagna, per reati derivati dal non rispetto delle norme che restringono fortemente gli spostamenti.
Quasi mille persone bloccate alla frontiera
La Policía Nacional, insieme alla Guardia Civil, ha controllato nelle prime 24 ore di blocco delle frontiere e sospensione di Schengen un totale di 1.518 veicoli, negando l’ingresso in Spagna a 834 unità e arrestando due persone.
In Italia
I dati di questo 18 marzo in Italia sono molto pesanti: 475 i morti in un giorno, mai così tanti in 24 ore (neanche in Cina). Il trend di crescita dei contagi (+ 2.648) si mantiene stabile e il numero dei guariti nelle ultime 24 ore supera le mille unità ( +1.084), dati che – dice il capo della Protezione civile Angelo Borrelli – “ci fanno pensare positivo se mettiamo in atto corretti comportamenti”. Il numero di casi è ormai superiore a 35.000. Le persone attualmente positive sono 28710, 2978 deceduti e 4025 guariti.
Lombardia quasi al punto di collasso del sistema sanitario
In Italia è il giorno drammatico in cui la Lombardia si avvicina al collasso del sistema sanitario: “Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano ad essere alti. Fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala“: il presidente della Lombardia Attilio Fontana è partito da qui per chiedere a tutti di “stare a casa”. Preoccupazione e polemiche anche per il relativamente alto numero di persone per strada in Lombardia: la Regione ha chiesto alle compagnie telefoniche di controllare i movimenti oltre i 300 metri verificando che il 40% dei lombardi si sposterebbe ogni giorno.
In Italia 43 mila persone denunciate per spostamenti non autorizzati
Sono un milione le persone controllate e 43.000 le denunce nella prima settimana di controlli realizzati dalle forze del’ordine in seguito ai provvedimenti per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Sono dati del Viminale.
Giornata difficile anche per la Borsa, ancora perdite e ancora spread intorno ai 300 punti, dopo giorni di turbolenze sui mercati e batoste storiche.
In Italia si parla di vietare anche le attività sportive all’aperto finora permesse (di uno in uno) e quindi di indurire ulteriormente le restrizioni. In una settimana ci sono state circa 46.000 denunce per dichiarazioni false.
Sul giornale la Repubblica viene pubblicata con grande risalto una intervista a Papa Francesco.
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