Ultime notizie sull’emergenza coronavirus in Spagna e Italia – mercoledì 11 marzo 2020. Giorno in cui l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, parla per la prima volta di pandemia.
In Spagna, 2.187 casi di coronavirus
Il Ministero della Sanità spagnolo ha annunciato 2.187 casi di coronavirus in Spagna (ore 17.00), 49 morti e 138 persone dimesse dall’ospedale. Circa la metà dei casi è concentrata nella Comunità Autonoma di Madrid, dove si contano 31 vittime.
Da oggi, scuole e università chiuse nella regione di Madrid
A Madrid sono chiuse da oggi scuole e università, in tutta la regione: a casa oltre 1 milione e mezzo di alunni. Da ieri Madrid ha messo in campo un servizio di disinfezione dei vagoni della metropolitana (una delle reti più grandi d’Europa), ed ha proibito gli eventi con più di mille persone. Ha inoltre consigliato il telelavoro “laddove possibile”. Madrid ha anche consigliato alle persone anziane di non prendere i mezzi pubblici in questi giorni. Nel corso della giornata a Madrid è stata anche chiusa la Biblioteca Nazionale.
Madrid, escluso l’isolamento della città
La Comunità Autonoma di Madrid ha lasciato anche un comunicato nel quale informa che non è prevista la chiusura della regione, escludendo questa misura, dopo che si erano diffuse voci incontrollate di una chiusura dell’area madrilena. La presidentessa della Comunità Autonoma, Isabel Ayuso, ha insistito su questo tema informando su Twitter che nessuna decisione del genere è stata presa al momento.
🔴Importante:
La Comunidad de Madrid no ha valorado en ningún momento un supuesto cierre de la región.
Rogamos a los medios de comunicación y a los ciudadanos no atender a las noticias falsas. Nos jugamos mucho todos. #Coronavirus
— Isabel Díaz Ayuso (@IdiazAyuso) March 11, 2020
Anche Fernando Simón, il direttore del Centro de Alertas Sanitarias ha scartato al momento questa possibilità.
Sospesa l’attività del Congresso dei Deputati a Madrid
Da ieri sono sospese le sedute del Parlamento, dopo che il deputato di Vox Ortega Smith ha dato positivo al coronavirus. Oggi un altro deputato del partito di destra spagnolo è risultato positivo. Anche il parlamento della regione Andalusia ha sospeso le attività.
Sanchez: ” prepariamoci a settimane difficili”
Ieri sera il presidente del Governo, Pedro Sanchez, ha parlato alla nazione invitando gli spagnoli a “prepararsi per settimane difficili” per il paese. Il Consiglio dei Ministri ha deciso anche di sospendere le Fallas di Valencia, una festa a cui partecipano ogni anno migliaia di persone, ed ha vietato dalla mezzanotte di ieri i voli dall’Italia.
I voli sospesi fra Italia e Spagna
Diverse compagnie aeree chiuderanno del tutto i voli fra Spagna e Italia dalla sera di sabato 14. L’Ambasciata italiana è al lavoro per aiutare i turisti italiani a Madrid a rientrare senza problemi. Nella serata del 10 marzo l’ambasciatore italiano Stefano Sannino è intervenuto alla Tv spagnola per informare sulla situazione. Nel pomeriggio dell’11 marzo è emersa con maggior forza la difficoltà di centinaia di italiani che si trovavano in Spagna a tornare nel paese, per la sospensione dei voli.
Coronavirus, centinaia di italiani bloccati in #Spagna senza voli. “Non c’è modo di tornare a casa. … https://t.co/67cyvdPj8f di @repubblica
— El Itagnol (@elitagnol) March 11, 2020
Il giornale El Paìs ed altre testate danno inoltre notizia di una situazione di difficoltà per il sistema sanitario madrileno a fronte dell’elevato numero di ricoveri delle ultime ore. Il problema riguarda i reparti di terapia intensiva, che sono in situazione di sovraccarico per l’elevato numero di persone contagiate ed in condizioni gravi.
In Italia: secondo giorno di misure eccezionali
In Italia l’11 marzo è il secondo giorno di restrizioni alla circolazione e misure eccezionali in tutto il paese. Lo ricordiamo, dal 9 sera è stato deciso di chiudere musei, biblioteche, parchi archeologici, vietare matrimoni e funerali e riunioni di ogni tipo, e di chiudere tutti i negozi tranne supermercati e farmacie. Bar e ristoranti aperti soltanto fino alle 18. Misure mai viste nella storia recente del paese, di fronte alle quali i 60 milioni di abitanti sono ancora increduli.
Nelle città, strade vuote e negozi chiusi
Le immagini delle strade vuote delle grandi città, fanno il giro del mondo. Strade vuote a Roma, piazza San Marco vuota a Venezia, Matera capitale della Cultura 2019 diventata un deserto, ed ancora la Piazza del Duomo di Milano con pochissime persone, sono scene che resteranno a lungo nella mente degli italiani e non solo.
Allo stesso tempo si moltiplicano anche le iniziative per andare avanti senza troppi contraccolpi per la vita delle persone.
Coronavirus, Roma deserta dopo il decreto restrittivo https://t.co/AMwyYaVVfv di @repubblica
— El Itagnol (@elitagnol) March 11, 2020
#Coronavirus La movida non c’e’ piu’: a Milano un silenzio surreale #COVID19 #VIDEO #ANSA https://t.co/wftv7kwD22
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) March 11, 2020
Solidarietà Digitale, l’iniziativa del governo
Il Governo ha lanciato l’iniziativa “Solidarietà Digitale“, una iniziativa del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus grazie a soluzioni e servizi innovativi.
Le iniziative, i servizi e le soluzioni disponibili hanno il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le loro abitudini permettendo di:
- lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate;
- leggere gratuitamente un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria sul proprio smartphone o tablet;
- restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.
Fra i vari servizi, anche abbonamenti gratuiti per giornali come la Repubblica e la Stampa. Una iniziativa seguita poi individualmente anche da altri giornali, come il manifesto, che ha reso gratuiti e accessibili tutti i contenuti del giornale online.
Le rivolte nelle carceri italiane
Drammatico il bilancio delle rivolte scoppiate nelle carceri italiane dal 9 marzo ad oggi: il bilancio complessivo delle rivolte, esplose per il sovraffollamento e per la preoccupazione dei detenuti a fronte delle restrizioni alle visite, è di 12 persone morte. L’Associazione Antigone ha lanciato un appello ai detenuti affinché le proteste avvengano senza violenza.
Il bilancio complessivo della rivolta nelle carceri è di dodici detenuti morti e una quarantina di agenti della Polizia penitenziaria feriti. Sedici evasi dal carcere di Foggia sono ancora in fuga pic.twitter.com/lbuNxx7rEU
— Tg3 (@Tg3web) March 11, 2020
L’OMS plaude alle misure italiane
“Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”, ha detto il direttore generale dell‘Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus da Ginevra sull’epidemia di coronavirus.
Il Governo stanzia 25 miliardi di euro
L’11 marzo è anche il giorno in cui il Governo italiano stanzia 25 milioni di euro: “Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”.
La difficoltà di alcune scolaresche spagnole in Sicilia
La stampa spagnola informa sulle difficoltà a tornare in Italia di circa 70 studenti spagnoli che erano in viaggio di istruzione in Sicilia.
Lorenzo Pasqualini
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