MADRID. Da domenica scorsa la Spagna è uscita dallo stato di allarme, durato 98 giorni, ed è entrata nella “nuova normalità”. Una nuova fase in cui vengono recuperate le libertà di circolazione e movimento, anche al di là delle frontiere (riaperte dal 21 giugno), ma in cui ci sono importanti misure di sicurezza e igiene con l’uso obbligatorio delle mascherine in molti spazi pubblici e il distanziamento sociale.
Attenzione ai “brotes”
Questa settimana tutta l’attenzione in Spagna è focalizzata sui “brotes”: i nuovi focolai di COVID-19. Le autorità sanitarie affermano che sono tutti sotto controllo, ma allo stesso tempo ricordano che durante questa “nuova normalità” non bisogna abbassare la guardia, perché il virus circola ancora nel paese.
12 focolai di COVID-19 in Spagna
Sono decine i focolai attivi. Ieri se ne contavano 12. Le comunità autonome in cui vengono registrati invitano alla calma, perché i casi sono noti e le persone positive confinate, ma l’attenzione è massima. I focolai: due in Andalusia, due nei Paesi Baschi, uno alle Canarie, Castilla-La Mancha, Castilla y León, Catalunya, Murcia, Galicia, Navarra e Aragón.
Ci sono diversi casi confermati anche in un mattatoio nella zona di Valencia.
In Aragona e Andalusia alcune zone tornano in fase 2
In alcune zone dell’Andalusia (sono 3) ed in una dell’Aragona, si è tornati alla fase 2 della “desescalada”, con il ritorno di restrizioni appena abbandonate, come quelle sulla capienza di negozi e spazi chiusi. Il motivo sono alcuni focolai che hanno allertato le autorità sanitarie. In particolare i focolai dell’Andalusia sono legati al lavoro della raccolta della frutta. E’ la provincia di Lleida a trovarsi in allerta per questi nuovi focolai.
La situazione coronavirus il 24 giugno
Il ministero della sanità ha registrado oggi 196 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore. La maggior parte a Madrid (50) e in Aragona (49).
Di fronte ai nuovi focolai, avvertono le autorità, la cosa più importante è il monitoraggio dei casi positivi e la loro localizzazione, per evitare la diffusione senza controllo che c’era stata in primavera. La Spagna sta lavorando a una App simile alla applicazione “Immuni” utilizzata in Italia, proprio per il monitoraggio dei casi positivi.
La notizia dei nuovi focolai in Spagna trova oggi ampio spazio sui giornali spagnoli, che riportano allo stesso tempo la situazione a livello mondiale e quella del vicino Portogallo, finora poco colpito dall’epidemia, e dove nelle ultime settimane si registra un aumento dei casi in alcune aree di Lisbona. I giornali spagnoli seguono con attenzione anche la situazione in Germania, dove ci sono stati focolai a partire da industrie della carne. A livello mondiale, informa l’OMS, la pandemia sta accelerando, colpendo in modo particolare il continente americano.
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