
MADRID. I partiti politici spagnoli PSOE, PP e Vox hanno respinto ieri, 16 giugno, nella Mesa del Congreso, la richiesta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sul re emerito Juan Carlos I. La richiesta di istituire una commissione d’inchiesta su quello che è stato il re di Spagna nel periodo fra 1975 e 2014 era stata presentata dalla sinistra repubblicana e da alcuni partiti regionali catalani e baschi: in particolare da Unidas Podemos, ERC, PNV, EH-Bildu, JxCat, Compromís e Más País.
Il motivo, l’ennesimo scandalo scoppiato pochi giorni fa, in merito a presunte tangenti per la costruzione dell’alta velocità in Arabia Saudita, che hanno portato all’apertura di un’indagine da parte della Corte Suprema verso il monarca.
La Corte Suprema indaga sull’ex Re Juan Carlos I (giugno 2020)
Hanno votato contro il Partito socialista (PSOE), il Partito popolare (Pp) e Vox. Questi partiti hanno considerato che anche dopo il 2014, anno dell’abdicazione di Juan Carlos I in favore del figlio, attuale re Felipe VI, il re emerito resta “inviolabile“.
Juan Carlos è finito sotto inchiesta della Corte suprema spagnola per quanto accaduto nel 2011, quando vennero assegnati a una cordata di imprese spagnole i lavori per la realizzazione dell’alta velocità tra le città saudite di Medina e La Mecca.
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