
MADRID. Il governo spagnolo guidato da Pedro Sànchez ha dato oggi i primi passi per l’approvazione di una nuova Legge di Memoria Storica (Ley de Memoria Historica), che sostituirà quella approvata nel 2007 dal governo socialista di José Luis Rodriguez Zapatero. In questo modo l’Esecutivo soddisfa le richieste avanzate da decenni da associazioni per la memoria delle vittime del franchismo e da organismi internazionali, che esigevano alla Spagna degli avanzamenti in materia. Il paese è infatti l’unico dell’Europa occidentale a non aver mai tagliato, dal punto di vista della memoria, con il triste passato della dittatura franchista. Questo anche per la Legge di Amnistia del 1977.
Fu la Legge di Memoria Storica del 2007 ad obbligare finalmente al cambio di toponomastica per quelle vie e piazze ancora intitolate ai gerarchi della dittatura, nelle città spagnole, o alla rimozione di quei simboli della dittatura che erano ancora rimasti in piedi (come la statua di Franco, a Santander).
I punti principali
Fra i molti punti della nuova legge (ancora da approvare) si segnala che verrà attivato un piano statale di esumazione dalle fosse comuni (in Spagna sono ancora decine di migliaia le vittime del conflitto civile e della dittatura mai riesumate, ed il Governo conta di riesumare circa 20mila vittime), la creazione di una sorta di Procura per investigare i crimini compiuti nella Guerra Civile, che avrà come marco giuridico il diritto internazionale e i trattati internazionali (e non sarà più ostacolata dalla Ley de Amnistia del ’77), la “riassegnazione” della Valle dei caduti, l’enorme mausoleo dove fino all’autunno scorso si trovava in posizione di gran risalto la tomba dell’ex dittatore Franco, e sua trasformazione in un cimitero civile. Nell’enorme mausoleo riposano infatti migliaia di caduti nella Guerra Civile in entrambi i bandi.
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Altra conseguenza della nuova legge sarà l’annullamento di tutte le sentenze del franchismo dettate dai tribunali di guerra, giudizi sommari che, paradossalmente, avevano ancora una ufficialità nella Spagna democratica di oggi.
La proposta: nazionalità spagnola ai figli dei volontari internazionali antifascisti
Inoltre sembra quasi certa l’introduzione in questa nuova legge il riconoscimento della nazionalità spagnola ai discendenti dei volontari antifascisti internazionali nella Guerra Civile, che erano riuniti nelle Brigate Internazionali. Fra gli italiani ve ne furono diverse migliaia, che decisero volontariamente di andare in Spagna a combattere a fianco dei repubblicani, contro le truppe franchiste. Si tratta di una proposta di Unidas Podemos.
La Fondazione Francisco Franco verrà sciolta
Fra i vari punti della nuova Legge di Memoria Storica viene previsto anche lo scioglimento delle associazioni e fondazioni che promuovono apologia del franchismo. Verrà proibita l’apologia e l’omaggio al franchismo. Anche in questo caso la Spagna era un’anomalia in Europa, con la presenza della Fondazione Francisco Franco, peraltro sovvenzionata in passato dal governo di Aznar (PP). Questa fondazione verrà sciolta, con l’approvazione della nuova legge.
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