Elezioni del 2023 in Spagna, la ministra del Lavoro Yolanda Díaz, storico membro di Izquierda Unida e del PCE, lancia domenica 2 aprile il progetto “Sumar” per riunire ciò che si muove alla sinistra del Partito Socialista. Ma Podemos al momento resta fuori, e senza unione aumentano le probabilità di un governo PP-Vox in autunno.

MADRID. In un 2023 marcato da importanti elezioni in Spagna, domenica 2 aprile a Madrid è previsto un evento importante per la sinistra spagnola: la ministra del Lavoro Yolanda Díaz, storica leader di Izquierda Unida, lancia infatti il progetto ‘Sumar’.
Si tratta di un progetto che Yolanda Díaz porta avanti da due anni e che però verrà lanciato in maniera definitiva questa domenica, in vista dell’appuntamento elettorale del 28 maggio, quando si terranno elezioni amministrative e regionali, ed in vista delle elezioni politiche d’autunno.
Domenica 2 aprile, a Madrid Yolanda Díaz lancia “Sumar”
Il lancio di “Sumar” avverrà domenica 2 aprile presso il polideportivo Magariños, e potrebbe trasformarsi nel più importante evento politico per la sinistra spagnola (parliamo del mondo che si muove alla sinistra del PSOE, il Partito Socialista spagnolo), dalla nascita di Podemos nel 2014.
Il progetto di Yolanda Diaz è infatti quello di unire le varie anime della sinistra in una unica coalizione. “Sumar” in spagnolo vuol dire “sommare”, o “unire”, ed è proprio questo l’obiettivo. Unire le forze permetterebbe alla sinistra spagnola di avere più peso alle elezioni.
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Un ripasso sullo stato della sinistra spagnola (alla sinistra del PSOE) nel 2023
Nell’aprile del 2023, prima del lancio ufficiale di Sumar, lo stato della sinistra spagnola alla sinistra del Partito Socialista è questo. La forza principale è Unidas Podemos, che è una coalizione formatasi nel 2016 e che unisce sostanzialmente la storica Izquierda Unida (Sinistra Unita), una federazione esistente dagli anni ’80 e che raggruppa forze storiche come il PCE, con il partito Podemos, nato nel 2014.
Dal 2014 Podemos ha fatto la parte del leone nella sinistra spagnola, raccogliendo consensi importanti. La coalizione Unidas Podemos, lo ricordiamo, arrivò ad ottenere il 21% dei voti alle elezioni del 2016, e circa il 14% a quelle del 2019. Dal 2020 questa forza fa parte del governo di coalizione di Pedro Sanchez, insieme ai socialisti. Sono risultati molto consistenti se si guarda al periodo precedente, quando Izquierda Unida non riusciva a uscire dalla marginalità.
Su @ilmanifesto di ieri, un mio articolo sulla situazione politica in #Spagna all’inizio del 2023 elettorale ed in particolare sui movimenti alla sinistra del Partito Socialista con il progetto #Sumar di Yolanda Díaz.
🗞️ https://t.co/q2nZzNhI5Q pic.twitter.com/Xm5iKOEOwo— Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) January 23, 2023
Negli ultimi anni però, da Unidas Podemos sono uscite alcune realtà. La scissione più importante è stata quella che ha portato alla nascita di Màs Paìs. Nei sondaggi inoltre, Unidas Podemos si mostra indebolita rispetto al passato, ormai stabilmente sotto il 10% (anche di diversi punti). Confermano questa debolezza i risultati deludenti 2021-2022 in alcune elezioni regionali.
L’idea di Yolanda Diaz è quella di riunire queste forze che si sono allontanate da Unidas Podemos, sotto un ombrello comune dal nome “Sumar”, e dare anche un nuovo slancio.
Un sondaggio pubblicato a dicembre 2022 aveva mostrato come la presentazione di Sumar avrebbe potuto dare una forte spinta alla sinistra spagnola, addirittura dando al blocco delle sinistre (PSOE+ Sumar) la chance di rimanere al governo. Con una sinistra divisa, l’attuale coalizione di governo non sarebbe ripetibile e nel 2023-2024 la Spagna avrebbe un governo molto spostato a destra, con una probabile coalizione PP-Vox.
Elezioni 2023 in Spagna, gli ultimi sondaggi
La grande incognita: cosa farà Podemos?
C’è però una grande incognita alla vigilia del lancio ufficiale di “Sumar”. Il partito Podemos, infatti, guidato da due anni da Ione Belarra, ha messo dei paletti per entrare nella grande coalizione Sumar. Del resto, è stata la forza principale della sinistra spagnola degli ultimi anni, nonostante questa forza sia in declino.
Podemos ha chiesto che vengano effettuate primarie per la scelta delle persone da presentare alle elezioni, ma ha ricevuto il “no” di Yolanda Diaz. Alla vigilia del 2 aprile c’è la concreta possibilità che Podemos non entri a far parte di Sumar, e questo potrebbe un duro colpo all’unità della sinistra che si muove alla sinistra dei socialisti.
Le altre forze della sinistra hanno detto di si a “Sumar”
Le altre forze della sinistra, come Izquierda Unida, Màs Pais, ecologisti, forze di sinistra regionali, hanno invece detto di sì a Yolanda Diaz e formeranno parte di questo grande progetto politico chiamato “Sumar”.
La giornata del 2 aprile
Yolanda Diaz, che oltre ad essere la leader di Sumar è anche l’attuale vicepremier e ministra del Lavoro nel governo Sanchez, lancerà quindi il progetto politico a Madrid domenica 2 aprile.
🗓️ Apuntad esta fecha: domingo 2 de abril a las 11:30h en el polideportivo Magariños (Madrid).
¿Te sumas? pic.twitter.com/E3fUi8xBIy
— Yolanda Díaz (@Yolanda_Diaz_) March 20, 2023
Saranno presenti numerosi leader della sinistra, come la sindaca di Barcellona Ada Colau, Alberto Garzón, Mónica García, Juantxo López de Uralde ed Íñigo Errejón, oltre a rappresentati dei partiti regionali Compromís, Chunta Aragonesista e Verdes Equo. Al momento sembra esclusa la partecipazione della leader di Podemos.
Lorenzo Pasqualini
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