Elezioni europee 2014, come votano gli italiani all’estero?

Elezioni europee 2019, ecco come votare dall’estero – clicca qui per l’articolo aggiornato al 2019

elezioniSi avvicinano le elezioni europee del 25 maggio 2014 ed anche quest’anno si ripresenta il problema per gli italiani all’estero: come possono votare senza dover tornare in Italia? Purtroppo la burocrazia rende ancora difficile arrivare all’appuntamento elettorale “in regola” con i requisiti, a meno che non ci si sia mossi per tempo. Vediamo la legge che dice:

Ai sensi del Decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408 possono votare all’estero per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo i cittadini italiani residenti in uno Stato dell’Unione europea e regolarmente iscritti all’AIRE (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero):

Se non si è iscritti all’AIRE quindi, la domanda per votare doveva essere fatta  entro i primi di marzo (il 6 marzo). Ecco qui il testo ufficiale: possono votare all’estero i cittadini italiani ed i familiari con essi conviventi che si trovano temporaneamente nei Paesi UE per motivi di studio o di lavoro, presentando – entro i termini di legge (6 marzo 2014) – apposita domanda al Sindaco del Comune italiano nelle cui liste elettorali sono iscritti

Chi non ha i requisiti sopra citati, non potrà votare se non tornando in Italia e recandosi presso il proprio ufficio elettorale. Si riproporrà purtroppo il problema degli anni scorsi, con molte persone che resteranno fuori dalle consultazioni elettorali (nel 2013 c’era stato il caso degli studenti Erasmus “esclusi” dal voto alle politiche: da allora non è cambiato niente)

Iscrizione-allAIREPer gli italiani all’estero che rispettano i requisiti, e cioè iscritti all’AIRE o che abbiano consegnato entro inizio marzo la domanda presso il proprio Comune, vediamo cosa dice la norma:

Il voto all’estero per i rappresentanti italiani si esercita presso i seggi appositamente istituiti dagli Uffici consolari. L’elettore riceve a casa da parte del Ministero dell’Interno italiano il certificato elettorale, con l’indicazione del seggio presso il quale votare, della data e dell’orario delle votazioni.

Qualora l’elettore non riceva il certificato elettorale entro il 5° giorno antecedente quello delle votazioni, potrà contattare l’Ufficio consolare competente per verificare la propria posizione elettorale e richiedere il certificato sostitutivo per l’ammissione al voto.

L’elettore italiano residente all’estero o temporaneamente in un Paese dell’UE per motivi di studio o lavoro (che abbia presentato domanda di voto all’estero nei termini previsti), se rientra in Italia, può votare presso il proprio Comune di iscrizione elettorale: in tal caso deve farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente quello della votazione, al Sindaco del suddetto Comune.

L’elettore italiano residente all’estero può anche optare per il voto per i candidati del Paese in cui risiede; in tal caso voterà presso i seggi istituiti dalle Autorità del Paese di residenza estera.

Il doppio voto è vietato: se si vota  a favore di un candidato italiano non si potrà esprimere il voto anche per il candidato locale e viceversa.



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2 Commenti

  1. Ebbene si anche in queste elezioni ci saranno dei problemi per chi vorrebbe esercitare il diritto al voto parlo dei cittadini residenti al estero Spagna Madrid le schede elettrorali non arrivano in tempo, la richiesta d’informazione alla ambasciata Italiana si fa attendere.

  2. Esiste una ragione per cui un italiano regolarmente iscritto all’AIRE fuori dall’UE, ad esempio S.E.Asia, non possa esprimere un voto per le elezioni europee? Suppongo non sia, parimenti, possibile, candidarsi. Perche’?