A Madrid si torna a votare sulla piattaforma di democrazia partecipativa, stavolta per decidere il futuro di undici piazze cittadine
Un referendum sta per cambiare Madrid, dando vita ad un nuovo corso.
Tranquilli, nessuna spinta indipendentista nascente né richieste di secessione, ma solo innocenti progetti di riqualificazione: undici piazze madrilene, una per quartiere, cambieranno aspetto e a decidere quale progetto verrà portato a compimento non sarà la Giunta né la Sindaca, bensì i gli abitanti della città, coloro che effettivamente frequentano quotidianamente quei luoghi.
Dopo un primo esperimento di partecipazione che lo scorso febbraio ha visto i cittadini esprimersi sui progetti di ammodernamento di Plaza de España, i madrileni sono chiamati ancora una volta a partecipare attivamente allo sviluppo della città.
Nuovo “referendum” cittadino a Madrid
Potranno votare online attraverso la piattaforma “Decide Madrid” gli “empadronados” nella capitale (registrati all’anagrafe cittadina) dai 16 anni in su; le consultazioni saranno aperte online fino al 22 ottobre e il 21 e il 22 ottobre saranno allestiti seggi nelle undici piazze interessate.
Ai votanti saranno posti due quesiti: consideri necessario un ammodernamento della piazza? Nel caso la maggioranza stabilisca che questi lavori siano necessari, quali dei due progetti proposti preferisci?
Entrambi i progetti sono corredati di numerose immagini e di una spiegazione dell’opera facilmente comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
Ristabilire un equilibrio fra centro e periferia

Obiettivo della votazione è anche ristabilire un equilibrio tra centro e periferia. Le piazze interessate sono: plaza la de la Duquesa de Osuna (Barajas), plaza de la Emperatriz (Carabanchel), plaza de los Misterios (Ciudad Lineal), plaza de La Vaguada (Fuencarral-El Pardo), plaza de Mar de Cristal (Hortaleza), plaza de Lucero (Latina), plaza del Encuentro (Moratalaz), plaza del Puerto de Canfranc (Puerto de Vallecas), plaza de San Blas (San Blas-Canillejas), plaza de la Remonta (Tetuán) e plaza Mayor y de Ágata (Villaverde).
Dal Comune fanno sapere che i risultati della votazione saranno disponibili in 48 ore (se ve lo state chiedendo dubitiamo fortemente che Mentana farà una maratona, purtroppo dovete farvene una ragione) e che l’esito, come già avvenuto in passato, sarà vincolante per l’Amministrazione.
Decide Madrid: un modello di democrazia partecipativa
La piattaforma partecipativa Decide Madrid, fortemente voluta da Carmena, è entrata a pieno regime nel 2016 e dall’inizio dell’anno ha visto la partecipazione di 67 mila persone, secondo i dati reperibili sul sito. Il prossimo anno l’Ayuntamiento de Madrid destinerà 100 milioni di euro ai progetti partecipativi, una cifra superiore rispetto a quelle stanziate da molte altre realtà che applicano questa forma di democrazia diretta.
Ai cittadini non resta che votare e sperare che la democrazia porti a risultati concreti, trasformando in meglio il loro quartiere e creando nuovi spazi di confronto e socialità.
Giulia Zuffa
Ultimi post di Giulia Zuffa (vedi tutti)
- Weekend di festa a Madrid: si celebra San Antón, patrono degli animali domestici - 13 Gennaio 2018
- Catalogna, la Tabarnia vuole l’indipendenza… dagli indipendentisti - 26 Dicembre 2017
- Catalogna, 44 quadri contesi agitano gli indipendentisti - 12 Dicembre 2017
Commenta per primo
Devi accedere per postare un commento.