In Italia crisi di governo, in Spagna solo 30 giorni per evitare elezioni anticipate

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Telecamere puntate sul Congreso de los Diputados di Madrid (foto Lorenzo Pasqualini)

ROMA. Un agosto bollente per la politica italiana e per quella spagnola. Mentre in Italia cadeva il governo Conte e si aprivano le consultazioni che porteranno probabilmente a un nuovo governo, in Spagna non si è risolto il blocco ad ormai quattro mesi dalle elezioni generali del 28 aprile. Il paese si trova quindi ancora senza governo (quello uscente di Pedro Sanchez continua a sbrigare le pratiche di amministrazione).

Ancora nessun accordo fra PSOE e Unidas Podemos

Nessun accordo fra PSOE e Unidas Podemos, ed anzi, distanze fra i due partiti sempre più profonde. Pochi giorni fa il PSOE di Pedro Sanchez ha nuovamente definito “non fattibile” un governo di coalizione con la forza di sinistra, formata da Podemos ed Izquierda Unida.

Il 20 agosto Pablo Iglesias aveva nuovamente formulato diverse proposte di governo di coalizione con i socialisti, i quali hanno però risposto subito di no. I socialisti continuano sulla linea iniziale: un governo socialista monocolore, con l’appoggio di Unidas Podemos. Quest’ultima invece, vuole entrare nel governo in modo attivo, formando appunto un governo di coalizione.

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Verso le quarte elezioni in quattro anni?

Il problema è che se l’impasse continua, la Spagna potrebbe tornare alle urne: sarebbe la quarta volta in soli quattro anni. Mai accaduto in oltre quarant’anni di democrazia. Se entro 30 giorni non arriva un accordo, per la legge spagnola si dovrò tornare alle urne. Fra 30 giorni saranno infatti passati due mesi dall’ultimo tentativo per formare un governo. Era il 25 luglio, e Sanchez non riusci ad ottenere la fiducia per le discrepanze con Unidas Podemos.

Le nuove elezioni piomberebbero nel pieno di un autunno che si prospetta caldo: ci sarà infatti la sentenza nell’ambito del processo agli indipendentisti catalani che guidarono lo strappo dell’autunno 2017, e per l’occasione potrebbe salire nuovamente la tensione fra Madrid e Barcellona. La sentenza potrebbe cambiare anche assetti politici in Parlamento, portando i partiti nazionalisti catalani su posizioni molto meno disponibili verso il PSOE. I voti di questi partiti sono essenziali per la sopravvivenza di un eventuale governo socialista.

El Paìs: “33 giorni per evitare le quarte elezioni in 4 anni” (in spagnolo)

Nella prospettiva di un ritorno al voto, i partiti della destra spagnola hanno già iniziato a mettere in moto la macchina della campagna elettorale.

In particolare il PP, che alle ultime elezioni ha ricevuto una sonora batosta, anche se il partito conservatore è riuscito poi a conquistare governi importanti come quello della Comunidad de Madrid, o a piazzare un suo sindaco nel comune della capitale, grazie ad accordi con Ciudadanos e con l’estrema destra di Vox.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".