MADRID. La Corte suprema spagnola ha dato luce verde all’esumazione immediata dei resti del dittatore Francisco Franco dal mausoleo del Valle de los Caìdos (valle dei caduti). Ora potranno essere trasferiti nel cimitero di El Pardo.
Il via libera era già arrivato il 24 settembre, come avevamo spiegato qui, ma restava ancora un ostacolo. Un tribunale amministrativo di Madrid aveva infatti già bloccato a giugno scorso, con una motivazione che suonava a pretesto, i lavori di esumazione.
L’Alta Corte ha però chiarito che i lavori di rimozione della salma del dittatore non necessitano di autorizzazione urbanistica. Ora resta un ultimo possibile ostacolo, quello di un nuovo possibile ricorso della famiglia Franco, che non vuole che i resti del dittatore vengano spostati.
Spagna, manifestazione della CNT vicino al Valle de los Caìdos: “porre fine all’ignominia”
La vicenda della rimozione dei resti di Franco dal Valle de los Caìdos viene dal passato, se ne parla da tanti anni, ma è diventata di stretta attualità nel 2018, quando il nuovo governo socialista di Pedro Sanchez ne ha fatto uno degli obiettivi. Del resto nell’Europa occidentale la situazione spagnola era davvero una anomalia, con i resti di un dittatore sepolti in posizione dominante in un enorme santuario dove riposano decine di migliaia di spagnoli morti durante la guerra civile.
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