I giornali spagnoli e italiani dopo la sentenza ai leader indipendentisti, gli editoriali

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All’indomani della sentenza ai leader indipendentisti catalani, con pene che oscillano fra i 9 e i 13 anni, andiamo a vedere come i giornali cartacei titolano oggi le loro prime pagine. Riportiamo anche alcuni titoli dei giornali digitali spagnoli.

Giornali spagnoli

El Paìs, il quotidiano più letto in Spagna, pubblica in prima pagina: “Pene da 9 a 13 anni per i principali leader del Procés”, accompagnato da un’editoriale dal titolo “Catalogna davanti a se stessa“, nel quale viene riportata la linea del giornale: “la sentenza è il risultato dell’applicazione delle leggi in uno Stato di diritto, non si tratta né di un giudizio di parte né di una vendetta“.

Anche l’editoriale di Iñaki Gabilondo sposa la tesi secondo cui “in qualsiasi paese del mondo i leader indipendentisti sarebbero finiti sotto processo” ma aggiunge  che “i tribunali non possono risolvere il problema di fondo”.

El Mundo titola invece: “La Corte Suprema riduce il procés a una illusione impossibile per fare pressione“. Il quotidiano conservatore sottolinea il contenuto della sentenza, che ha escluso il reato di “ribellione” perché  i leader catalani non volevano dichiarare l’indipendenza, ma semplicemente fare pressione sullo Stato e convincerlo a convocare un referendum.

La linea editoriale di El Mundo è critica con la sentenza, ma da destra: si accusa infatti di aver tolto peso alla gravità del “processo” indipendentista, riducendolo a una “illusione per fare pressione sullo stato spagnolo”.

È la linea della destra spagnola, che voleva pene durissime, ancora più dure, contro i leader catalani, magari con l’applicazione del reato di “ribellione”.

15 ottobre 2019, nuovo giorno di proteste: a Barcellona ancora decine di voli cancellati

Anche il quotidiano La Razòn usa il termine “ensoñación” (illusione), come El Mundo, ma si concentra sul fatto che i leader condannati potrebbero accedere alla libertà condizionata in futuro:  “99 anni di carcere, 60 giorni per la libertà”. 

Si fa quindi portavoce della linea della destra spagnola, che ritiene le condanne troppo ridotte e soprattutto soggette a immediate riduzioni. Bisogna ricordare che l’accusa chiedeva fino a 25 anni di carcere. Anche l’altro quotidiano vicino alla destra, ABC, si concentra su questo punto con il titolo: “Sanchez non  avrà bisogno di un indulto”, riferendosi ancora a una volta a una presunta facilità dei leader ad accedere alla libertà condizionata.

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La Vanguardia, giornale conservatore  stampato a Barcellona, titola invece così: “Amplia mobilitazione contro le alte pene del procés“.

Giornali spagnoli critici con la sentenza

Il giornale catalano El Periodico, pubblicato sia in catalano che in castigliano, pubblica in prima pagina un editoriale dal titolo: “L’ora della politica” nel quale parla di “giustizializzazione di un problema che è politico”. In sostanza, il problema va risolto dalla politica, e non aiuterà a risolverlo questa sentenza. La posizione critica viene da un giornale storicamente catalano, stampato sia in lingua catalana che in lingua castigliana.

I giornali più vicini alla sinistra, come eldiario.es (solo digitale), hanno dato ampio risalto al fatto che la sentenza ha escluso il reato di ribellione (e quindi di uso della violenza), smontando la tesi della destra spagnola secondo la quale quello dell’autunno 2017 era stato un “golpe” regionale.

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Un collage di articoli ed editoriali di giornali spagnoli vicini alla sinistra all’indomani della sentenza del Procés.

Eldiario.es, che ha sempre mostrato posizioni molto critiche con l’indipendentismo, si spinge oltre con un lungo editoriale del direttore, Ignacio Escolar, dal titolo “né colpo di stato, né secessione, né violenza organizzata, né ribellione“, nel quale la domanda di fondo è questa: come è possibile che da una parte venga affermato che la protesta non fu violenta, e dall’altra condannare dei politici a pene così alte?. Pene peraltro comparabili con quelle di un reato di omicidio? Escolar critica anche il reato di “sedizione” affermando che “non compare in buona parte dei codici penali d’Europa”.

Il titolo rimasto sulla home page de eldiario.es per buona parte della giornata di oggi, 15 ottobre, è: “La Corte smonta la tesi della violenza nel ‘procés’ che ha avvelenato la politica spagnola per due anni“.

L’altro giornale vicino alla sinistra, Publico, mostra una linea maggiormente critica con la sentenza, pubblicando numerosi articoli ed approfondimenti, come quello titolato “Giuristi avvertono che la sentenza del ‘procés’ può intaccare il diritto a manifestare. Si leggono anche editoriali in cui la sentenza viene giudicata un problema per la democrazia in Spagna perché sono stati condannati i responsabili di una protesta pacifica.

Infine l’altra testata vicina alla sinistra, Ctxt, pubblica direttamente come articolo principale un editoriale dal titolo: Una sentenza contro la democrazia.

Giornali italiani

In generale tutti i principali quotidiani italiani parlano di “pene dure” o “pesanti” ai leader catalani, inserendo quindi “fra le righe” una nota di criticità alla sentenza.

Il Corriere della Sera, nella sua versione cartacea, titola oggi in prima pagina: “I giudici riaccendono Barcellona“, accanto a una foto delle proteste di ieri pomeriggio nell’aeroporto di El Prat. Un titolo a cui non fa seguito, nel corpo dell’articolo, una posizione critica (come invece si potrebbe leggere fra le righe nel titolo).

La Repubblica titola in prima pagina “Sentenze pesanti per i leader catalani. E adesso a Barcellona torna la rivolta”.

La Stampa pubblica una foto degli scontri di Barcellona in posizione rilevante sulla prima pagina di oggi 15 ottobre, e titola: “100 anni di prigione ai 9 leader catalani”.

Il Messaggero parla di “dure condanne ai leader della Catalogna“.

Il manifesto è il giornale maggiormente critico con la sentenza, e pubblica due articoli: il primo dal titolo “Condanne durissime ai leader indipendentisti“, accompagnato da un editoriale dal titolo “Una svolta inquietante nella Spagna post franchista“, dove si parla addirittura di “processo politico dove sono state giudicate le idee”.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".