In Spagna si sono insediate le Corti Generali: è iniziata la XIV legislatura. Quando un governo?

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Il Congresso dei Deputati di Madrid (26 aprile 2019) – foto L.Pasqualini

MADRID. Ieri, 3 dicembre, si sono insediate in Spagna le Corti Generali, con i deputati e i senatori eletti lo scorso 10 novembre in occasione delle elezioni politiche. Ha preso inizio così la XIV legislatura di Spagna. La XIII legislatura era durata poco più di 100 giorni. E’ stata la seconda più corta della storia democratica del paese, e senza un governo. Proprio per l’assenza di un accordo fra i partiti per la formazione di un governo, gli spagnoli sono stati richiamati alle urne per la seconda volta in questo 2019.

Si chiude la XIII legislatura: la seconda più corta di sempre e senza un governo

Le socialiste Meritxell Batet e Pilar Llop sono state rispettivamente presidentessa della Camera dei Deputati e presidentessa del Senato.

C’è stata forte discussione a sinistra per l’elezione, fra i quattro vice presidenti della Camera dei Deputati, di un deputato di Vox, partito di estrema destra. Nei giorni precedenti i partiti del campo progressista si erano interrogati sulla necessità di formare un “cordone sanitario” per impedire a Vox di conquistare incarichi istituzionali. Contro il “cordone sanitario” si erano pronunciate diverse personalità, come la ex sindaca di Madrid Manuela Carmena.

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I vice presidenti eletti sono Alfonso Rodríguez Gómez de Celis (Psoe), Ana Maria Pastor (Pp), Gloria Elizo (Unidas Podemos) e Ignacio Gil Lázaro (Vox). Rimane fuori il partito Ciudadanos, che ha avuto un tracollo alle ultime elezioni.

L’inizio della nuova legislatura è avvenuto proprio mentre a Madrid si sta celebrando il vertice ONU sui cambiamenti climatici, COP25.

E ora? Quando un governo?

Con le Corti insediate, ora resta la parte più spinosa: formare un governo. I partiti PSOE (socialisti) e Unidas Podemos (sinistra) hanno accordato già il giorno dopo le elezioni, lo scorso 11 novembre, di formare un governo di coalizione. L’accordo che era mancato dopo le elezioni del 28 aprile e che aveva portato a una ripetizione elettorale. I due partiti però, non hanno maggioranza e devono contare sull’appoggio di partiti nazionalisti regionali. Il partito ago della bilancia attualmente è ERC, partito della sinistra indipendentista catalana. Sono in corso difficili trattative fra PSOE e ERC per ottenere il “sì” al nuovo governo. Altrimenti, si arriverebbe a un nuovo blocco, che potrebbe portare a clamorose nuove elezioni anticipate.

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