Fase 2, ancora fortemente limitati i collegamenti fra Italia e Spagna: quali gli spostamenti consentiti?

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Con l’allentamento del lockdown dopo due mesi di confinamento, e quindi con l’inizio della fase 2 in Italia (e della fase di “desescalada” in Spagna), molte persone che sono rimaste separate dalla propria famiglia nel giorno in cui sono state chiuse le frontiere si domandano se possono tornare a rivedere i propri cari. Al momento, restano però in vigore le restrizioni che ci sono state finora.

Restano le restrizioni in vigore fino ad ora

Ci sono situazioni di vario tipo in queste settimane. Ci sono gli studenti e lavoratori temporanei che non hanno potuto usufruire dei voli e delle navi speciali per il rientro in Italia. Poi ci sono le famiglie miste, con italiani che risiedono da anni in Spagna, con famiglia e figli, rimasti bloccati in Italia ad inizio marzo e quindi ancora separati dalla famiglia che vive in Spagna. O, al contrario, famiglie miste che risiedono in Italia, con alcun familiare in Spagna nella stessa condizione.

Tutti sospesi, in attesa di una nuova libertà. Il problema è che l’allentamento delle misure riguarda al momento soltanto i territori regionali (in Italia) o provinciali (in Spagna), e le frontiere europee sono ancora chiuse. Cosa si sa al momento?

Ancora nessun cambiamento: collegamenti fortemente ridotti e viaggi solo per casi di estrema urgenza

Le Autorità spagnole ed italiane – secondo quanto riporta sul suo sito l’Ambasciata italiana in Spagna – sconsigliano da inizio marzo di viaggiare in questo periodo, se non per ragioni di lavoro, salute o urgenza assoluta, da autocertificare sotto la propria responsabilità. In Spagna i collegamenti interni sono fortemente limitati: possono comunque utilizzarli coloro che hanno necessità di rientrare presso il proprio domicilio.

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Spagna, frontiere chiuse: chi può entrare dall’Italia

La Spagna ha chiuso le frontiere a metà marzo, e da allora ha prorogato più volte la loro chiusura per i non spagnoli o i non residenti in Spagna. Questa è una conseguenza dello stato di allerta, ancora vigente nel paese. Al momento lo stato di allerta è stato prorogato fino al 9 maggio ma il governo vuole prorogarlo fino al 23 maggio (in queste ore le opposizioni stanno dicendo che voteranno contro, ma è probabile che alla fine verrà approvata la proroga). Fino ad allora, le frontiere in entrata restano chiuse.

A chi è consentito entrare in Spagna?

Le frontiere sono comunque “semi chiuse”: ci sono una serie di persone che possono spostarsi. Riportiamo quanto indicato sul sito ufficiale del governo spagnolo:

“Il ripristino dei controlli alle frontiere con Francia e Portogallo si aggiunge alla restrizione dell’accesso dei passeggeri attraverso le frontiere esterne della Spagna nei porti e negli aeroporti. “Attraverso le frontiere esterne nei porti e negli aeroporti, l’accesso è consentito, oltre agli spagnoli e ai residenti in Spagna, solo a:

a) Residenti nell’Unione Europea o stati associati dello spazio Schengen, che si dirigano direttamente al luogo di residenza;

b) Titolari di un visto a lungo termine;

c) Lavoratori transfrontalieri

d) Lavoratori sanitari o di assistenza a persone anziane che si spostano per esercitare il proprio lavoro

e) Personale del trasporto merci, nell’esercizio dell’attività lavorativa e personale aereo del trasporto merci

f) Personale diplomatico, consolare, di organizzazioni internazionali, militari, membri di organizzazioni umanitarie nell’esercizio delle funzioni

g) Persone che viaggiano per motivi familiari strettamente urgenti e che devono essere documentati

h) Persone che accreditino motivi di forza maggiore o situazione di necessità, o la cui entrata sia per motivi umanitari.

Anche l’Ambasciata d’Italia in Spagna indica chi può entrare nel paese:

Sul fronte delle restrizioni all’ingresso nel Paese, fino al 15 maggio possono entrare in Spagna solo: a) residenti in Spagna e in altri Paesi UE o associati (inclusi partner, ascendenti e discendenti a loro carico) che siano diretti verso il proprio luogo di residenza; b) titolari di visti di lunga durata emessi da uno Stato UE o associato che si dirigano verso detto Stato; c) lavoratori transfrontalieri; d) personale sanitario o di assistenza ad anziani che si dirigano al luogo di svolgimento delle rispettive attività; e) personale addetto al trasporto merci, anche via aerea; f) personale diplomatico, consolare, di organizzazioni internazionali, militari e membri di organizzazioni umanitarie, nei limiti dell’esercizio delle loro funzioni; g) persone con motivi famigliari imperativi e documentati; h) persone con motivi di forza maggiore o in situazione di necessità documentata o con motivi umanitari. Sono altresì chiuse in via temporanea ma senza eccezioni le frontiere di Ceuta e Melilla.

Dalla Spagna all’Italia: quali sono le regole

Anche nella Fase 2 non cambia – almeno ad oggi, 5 maggio 2020 – la situazione che si è avuta finora. L’Ambasciata d’Italia a Madrid ricorda: “Si rammenta che il rientro in Italia di un cittadino italiano temporaneamente all’estero o di uno straniero residente in Italia è possibile solo se trattasi di un’urgenza assoluta”. “È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro)”. “È ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto)”.

Le indicazioni dell’Ambasciata d’Italia a Madrid sugli spostamenti

“Tutte le persone che entrano in Italia, anche se asintomatiche rispetto al COVID-19, sono obbligate all’autoisolamento per i 14 giorni successivi al ritorno, con l’eccezione di coloro i quali transitino o sostino in Italia per comprovate esigenze lavorative per un tempo non superiore alle 72 ore. Tutti quelli che entrano dall’estero, anche con mezzi privati, devono avvisare l’Azienda sanitaria locale competente per territorio.

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