
MADRID. Mancano poche ore all’esumazione di Franco, in Spagna: oggi, giovedì 24 ottobre del 2019, i resti del dittatore verranno trasferiti dal grande monumento del Valle de los Caìdos, “la Valle dei Caduti”, al cimitero di Mingorrubio. Alle 10 e mezzo di mattina, la lastra di granito pesante una tonnellata e mezzo sotto cui si trovano i resti del dittatore, verrà alzata.
L’esumazione di Franco avverrà giovedì 24 ottobre alle 10.30 #Spagna https://t.co/rA5yMITZmS pic.twitter.com/7YwMEzBCvM
— El Itagnol (@elitagnol) October 21, 2019
L’esumazione avverrà in privato, saranno presenti solo membri della famiglia Franco e sarà proibito qualsiasi foto o filmato del momento. La bara verrà trasportata in spalla per un piccolo tratto, ma non ci saranno bandiere né onori di stato. Poi avverrà il trasferimento in elicottero, ed il trasporto nel cimitero di Mingorrubio, alle porte di Madrid, in una cappella della famiglia Franco.
Il trasporto avverrà in elicottero per evitare che lungo il percorso che separa il valle de los Caìdos da Mingorrubio, una distanza di alcune decine di chilometri, si concentrino manifestanti franchisti.
L’evento mediatico dell’anno, in Spagna
Un evento mediatico, uno degli eventi più seguiti del 2019 in Spagna, che verrà seguito minuto per minuto dai media spagnoli ed internazionali. La televisione statale spagnola, RTVE e l’agenzia EFE, saranno le uniche autorizzate a trasmettere in diretta dalla spianata della “Valle dei Caduti”, il momento dell’esumazione.
Anche El Itagnol segue l’evento, con reportage e video. Su questo sito si potrà seguire la DIRETTA testuale e, con un po’ di pazienza, vedere i video e le foto della giornata, sul nostro canale YouTube (invitiamo a iscrivervi).
Intanto, per saperne di più, invitiamo a leggere qui un po’ di articoli pubblicati sul Itagnol sul Valle de los Caìdos.
Che cos’è il monumento del Valle de los Caìdos
È un enorme monumento fatto costruire da Franco fra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso per celebrare la sua vittoria nella guerra civile spagnola. Si trova a circa 60 km da Madrid, nei pressi di San Lorenzo del Escorial.
Oltre all’enorme spianata dove si trovano i resti di oltre trentamila persone morte nella guerra civile, è caratteristica l’enorme croce di granito, alta 150 metri, che sovrasta la valle. Il monumento si trova alle pendici della Sierra de Guadarrama, la catena montuosa che chiude la regione di Madrid al nord.
Nel monumento si trova, in posizione dominante proprio sotto la enorme croce di granito, in una basilica scavata sotto il monte di granito a decine di metri di profondità, la tomba di Franco. La posizione è rilevante, dominante, ed unica, trasformando così il monumento in un vero mausoleo in onore all’ex dittatore.
Nel monumento si trova anche la tomba di Primo de Rivera, fondatore della Falange. Anche lui in posizione rilevante e dominante.
Fra le decine di migliaia di persone sepolte nel monumento vi sono anche numerosi morti nel bando repubblicano. Vennero prelevati dalle fosse comuni e trasportati nel santuario. Negli ultimi anni alcune famiglie di repubblicani morti nella guerra hanno ottenuto l’esumazione ed il trasferimento altrove.
Perché l’esumazione di Franco è importante
Fin alla morte del dittatore si è parlato della necessità di esumare i resti di Franco e spostarli dalla valle dei Caduti. La presenza di un monumento alla vittoria di Franco sul bando repubblicano, è già di per sé una anomalia in Europa, nonostante in seguito lo stesso Franco – e le destre – abbiano parlato di un “monumento alla memoria e alla riconciliazione”.
Ma il fatto assolutamente inaccettabile per un paese moderno e democratico dell’Europa occidentale era che all’interno di questo monumento si trovasse, in posizione peraltro rilevante, il dittatore che aveva tenuto il paese sotto un ferreo regime per lunghi decenni.
L’anomalia spagnola a 43 anni dalla morte di Franco – (20 novembre 2018)
Con l’esumazione del 24 ottobre si compie quindi un evento storico e si pone fine all’anomalia della Spagna in riferimento alla sua memoria storica.
Perché non si è fatto prima?
I governi che ci hanno provato non sono riusciti neanche a creare la “commissione di esperti” che poi, nel 2011, riuscì a formare il governo Zapatero. Nel 2017 i socialisti riuscirono a far approvare dal Parlamento la proposta di esumare Franco e il governo Sanchez, dopo innumerevoli ostacoli e l’intervento del Vaticano (ne abbiamo parlato diffusamente sul Itagnol) ha fissato la data dell’esumazione per questo 24 ottobre 2019.
Le notizie degli ultimi giorni: “minacce ai marmisti”
Fin dall’11 ottobre, giorno in cui il governo Sanchez ha annunciato che Franco sarebbe stato esumato prima del 25 ottobre, l’attenzione mediatica su questo evento è cresciuta molto. Davanti al cancello del grande santuario, chiuso al pubblico dal 12 ottobre con transenne e nastri della Guardia Civil, giornalisti e curiosi si sono alternati per giorni.

Il 21 ottobre l’attenzione dei media è salita ulteriormente, perché alle 9.30 di mattina il governo Sanchez ha fatto sapere che i resti dell’ex dittatore sarebbero stati prelevati il 24 ottobre. Di nuovo, decine di giornalisti si sono assiepati davanti l’ingresso del monumento.
In questi giorni ci sono stati lavori di preparazione per l’esumazione, perché i resti di Franco si trovano sotto una grossa lastra di granito pesante una tonnellata e mezzo. I marmisti che solleveranno l’enorme lastra di granito sotto cui riposa l’ex dittatore, hanno denunciato intimidazioni nei giorni scorsi.
L’accusa dei marmisti ai media è di aver dato troppa attenzione a “dei modesti lavoratori” che si limitano a effettuare il proprio lavoro. In effetti, le immagini e i video dei furgoncini con il nome dell’impresa di marmisti, sono state mostrate da tutte le tv e dai giornali spagnoli, esponendo i lavoratori alle minacce di mitomani e nostalgici del franchismo.
Lorenzo Pasqualini
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