
ROMA. Il segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha reiterato in una lettera al Governo spagnolo che la Santa Sede non si oppone all’esumazione dei resti del dittatore Franco dal Valle de los Caìdos. Il Valle de los Caìdos è un enorme santuario situato a 50 km da Madrid, fatto costruire da Franco, nel quale si trovano i resti di trentamila spagnoli morti nella guerra civile.
Sotto l’enorme croce di granito che domina il santuario, si trovano le tombe di Franco e del figlio dell’altro dittatore spagnolo del XX secolo, José Antonio Primo de Rivera, fondatore della Falange. Una anomalia nell’Europa occidentale, che i socialisti stanno cercando di modificare da anni.
Una “anomalia” in Europa
Il governo Zapatero aveva iniziato nel 2007 con l’approvazione della ley de Memoria Historica, che proibiva le manifestazioni franchiste nel mausoleo, mentre il governo Sanchez negli ultimi mesi è riuscito a far approvare dal Parlamento l’esumazione dei resti del dittatore. Questo renderà il valle de los Caìdos un luogo “un po’ meno” controverso. Le previsioni ottimistiche del governo Sanchez puntavano ad una esumazione “prima dell’estate”, ma le cose sono andate diversamente. Ora, con le elezioni anticipate del 28 aprile alle porte, il governo Sanchez tenterà di salvare l’operazione per mobilitare l’elettorato più sensibile al tema.
Il muro della famiglia Franco
La decisione del Parlamento di togliere i resti di Franco dal grande santuario, si è scontrata con il muro dell’abate che gestisce l’area sacra, che si oppone. Inoltre, la famiglia Franco sta facendo di tutto per bloccare l’esumazione, ed ha creato non pochi grattacapi al governo Sanchez chiedendo che i resti del dittatore vengano trasferiti in una cripta della cattedrale di Madrid, la Almudena. Un fatto che creerebbe un problema di ordine pubblico nel cuore della capitale spagnola, oltre a un evidente smacco per la Spagna democratica.
Il Vaticano dà il via libera all’esumazione
A fine ottobre la vicepresidente Calvo si era recata a Roma, presso la Santa Sede, ed aveva ricevuto conferme da parte del Vaticano sul fatto che non ci sono opposizioni all’esumazione dei resti del dittatore da parte della Chiesa. Il Vaticano ha confermato ieri questa posizione in una nuova lettera, nella quale lascia per scritto che la Santa Sede non si oppone all’esumazione. Anzi, intima all’abate del Valle de los Caìdos di consentire l’esumazione.
Lorenzo Pasqualini
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