MADRID. In questo lunedì 14 ottobre 2019 è attesa la sentenza della Corte Suprema spagnola ai leader indipendentisti accusati di aver partecipato al “procés”, il processo di disconnessione della Catalogna dalla Spagna nell’autunno del 2017.
Il processo agli indipendentisti, fra cui l’ex vicepresidente del governo catalano Junqueras, era iniziato nel febbraio del 2019.
I leader indipendentisti, già in prigione da oltre un anno, rischiano diversi anni di carcere con accuse molto pesanti, come “sedizione”, e “malversazione”. Sembra al momento esclusa l’accusa di “ribellione”.
Processo ai politici indipendentisti: per l’ex vicepresidente del governo “è un processo politico”
La sentenza del “procés” è senza dubbio una delle più importanti della storia recente della Spagna e potrebbe riaccendere una stagione di forti proteste e mobilitazioni indipendentiste in Catalogna. In questi mesi una delle forme di protesta più diffuse, contro le detenzioni e contro il processo (definito “politico”) è stata quella dei fiocchi gialli. Una protesta che è stata accompagnata da manifestazioni (sia a Barcellona che a Madrid) per chiedere la scarcerazione di quelli che il movimento indipendentista considera “prigionieri politici”.
Ottobre 2019, due eventi importanti attesi nei prossimi giorni in Spagna: “lasceranno il segno”
Anche per questo sono stati inviati nella Comunità Autonoma centinaia di agenti delle forze dell’ordine che si affiancheranno a quelli già presenti. Si attendono manifestazioni, blocchi di strade e ferrovie e un clima di tensione che potrebbe durare giorni.
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