
MADRID. Una delle novità degli ultimi due governi spagnoli, il Sánchez I e il Sánchez bis (quest’ultimo si è insediato due giorni fa) è il numero di ministre nell’esecutivo. Dal 1976 al 2018 non c’era mai stata una proporzione così equilibrata fra numero di donne e uomini nell’esecutivo.
Fino al 2018 il numero di donne era sempre inferiore a quello degli uomini.
Dal 2018, parità uomo-donna nel Consiglio dei Ministri
Nel giugno del 2018, con l’insediamento del governo Sánchez I, socialista, per la prima volta le donne sono più degli uomini: 11 le ministre, tanto che ci fu un dibattito sulla necessità di usare la dicitura “Consiglio delle Ministre”. Il nuovo governo Sánchez, il primo governo di coalizione dalla Seconda Repubblica, ha 8 ministre e tre donne vicepresidenti, per un totale di 11 donne nel Consiglio dei Ministri, mentre gli uomini (compreso il presidente del governo) sono 12.
I governi socialisti spagnoli, dagli anni Duemila in poi, si sono sempre impegnati per una maggior parità uomo-donna: il secondo governo Zapatero, nel 2008, raggiunse quota 50-50. Molto meno attenti a questo aspetto i governi del Partido Popular (PP). Prima degli anni ’90, infine, la presenza delle donne nei Consigli dei Ministri era davvero esigua.
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