
Dopo un primo mese di “grande tranquillità” fra i partiti di governo in Spagna, affiorano con sempre maggior evidenza le tensioni su alcuni aspetti politici. Le prime tensioni erano affiorate fra Podemos e socialisti sulle politiche migratorie. Le dichiarazioni del ministro degli Interni socialista sui respingimenti di migranti alle Canarie o sull’indurimento delle condizioni per richieste di asilo, avevano fatto scattare le prime proteste da parte di Podemos.
L’articolo sul giornale Publico: prime tensioni nel governo Sànchez bis
Ora si aggiungono altri temi caldi: l’elaborazione della “legge di libertà sessuale”, il contenuto della legge di educazione, i rapporti con il popolo saharawi. E, negli ultimi giorni, prime tensioni anche sulla gestione della crisi Covid-19, con il Ministero del Lavoro (guidato da Yolanda Doaz, di Izquierda Unida), che si è scontrato con quello di Sanità. Ne abbiamo parlato qui.
Leggi anche. Emeroteca, 13 gennaio 2020. “Il governo Sànchez bis ha giurato”.
I soci di governo tentano di gettare acqua sul fuoco, ma le discrepanze nel primo governo di coalizione della storia spagnola sono sempre più evidenti. Bisognerà vedere se riusciranno a gestirle, o se questo si trasformerà in un problema per questo governo di minoranza.
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